Draghi, il decreto Aiuti-bis è «di proporzioni straordinarie»

Vanity Fair Italia INTERNO

Energia elettrica e gas. Sono previste agevolazioni tariffarie per la fornitura di energia elettrica e gas ai clienti vulnerabili.

Si tratta di «una grossa percentuale di Pil, più di 2 punti percentuali».

Un decreto «di proporzioni straordinarie».

Così il premier Mario Draghi, in conferenza stampa, ha definito il decreto Aiuti-bis, dopo l’approvazione del Consiglio dei ministri.

Inoltre, la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per il 2022 è anticipata, per una quota pari a due punti percentuali, dal primo ottobre 2022

(Vanity Fair Italia)

La notizia riportata su altri media

Il Consiglio dei Ministri si è riunito giovedì 4 agosto 2022, alle ore 16.45 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi. 12/2022”; la legge della Regione Toscana n. 24 del 06/07/2022, “Attività di monitoraggio e controllo degli attestati di prestazione energetica e degli impianti termici (Governo)

Gli oneri sono valutati in 786 milioni di euro per il 2022 e in 831 milioni di euro per il 2023, per un totale di 1,6 miliardi. Misure che "si aggiungono a quelle di oltre 35 mld che abbiamo fatto in quest'anno per mitigare gli effetti dei rincari. (Adnkronos)

“Aiuti Bis”, recante “Misure urgenti in materia di energia, emergenza idrica, politiche sociali e industriali”. Rafforzato il bonus sociale elettrico e gas per il quarto trimestre 2022. (Altalex)

(askanews) - "Queste misure oggi si aggiungono a quelle per oltre 35 miliardi di euro che abbiamo approvato dall'inizio di quest'anno per mitigare gli effetti dei rincari sui cittadini e sulle imprese. (Il Sole 24 ORE)

Così il premier Mario Draghi in conferenza stampa dopo il via libera al decreto Aiuti bis. Per questi interventi la dotazione finanziaria del "Fondo di solidarietà nazionale - interventi indennizzatori" è incrementata di 200 milioni di euro (Tiscali Notizie)

Il totale delle misure di oggi è di 15 miliardi più altri 2 miliardi di misure aggiuntive”. “è riconosciuto qualora il trattamento pensionistico mensile sia complessivamente pari o inferiore all’importo di 2.692 Euro, ovvero 35 mila euro l’anno. (Il Riformista)