Fontana è un caso. Un oro olimpico con l'inno Usa? Rischio da evitare

La Gazzetta dello Sport SPORT

La pattinatrice è stata nostra portabandiera: ci pensi bene in vista di Milano-Cortina Paolo Marabini Parole dure. "Finché quelle decisioni e azioni saranno approvate, non tornerò. E se dovessi decidere di competere in futuro, il mio percorso sarà completamente separato da quello che il direttore tecnico e il suo staff hanno pianificato per il gruppo italiano. In quel caso, mi dispiacerà non allenarmi con il resto degli atleti italiani, ma la mia fiducia nello staff tecnico e federale è irrecuperabile". (La Gazzetta dello Sport)

Ne parlano anche altre fonti

Fuoco sul ghiaccio. È quanto emerge dal lungo sfogo social nel quale la pattinatrice di Sondrio è tornata a parlare del rapporto complicato con la Federazione Italiana Sport del Ghiaccio: «La mia fiducia nello staff tecnico e federale è irrecuperabile. (ilGiornale.it)

"Se vuole lasciare la nostra nazionale e gareggiare per qualcun altro che vada pure -prosegue Anesi-. Da ex atleta io non ci avrei pensato nemmeno un secondo: gareggiare per l'Italia per me è sempre stato il massimo. (La Sicilia)

La ferita è ancora aperta e potrebbe portare a una decisione clamorosa. A Pechino Arianna Fontana aveva attaccato la federazione e i suoi compagni di nazionale, rei, a suo dire, di averle reso la vita impossibile e averla costretta ad allenarsi all'estero. (Today.it)

Così, in uno sfogo sul suo profilo Instagram, la pluriolimpionica dello short track Arianna Fontana, allude a un sogno Usa che per il pattinaggio italiano sarebbe un incubo, in vista di Milano-Cortina 2026. (Il Faro online)

Un post che ha spiazzato lo sport italiano. Lo ha scritto ieri in un lungo post sui social, nel quale è tornata a parlare del rapporto complicato con la Federazione Italiana Sport del Ghiaccio. (ilmessaggero.it)

L a regina dello short track Arianna Fontana pubblica su instagram un post al vetriolo. Il complicatissimo caso dell'atleta azzurra più medagliata di sempre (Donna Moderna)