Borsa: l'Europa negativa dopo Wall Street, Milano -0,6%

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MILANO Le Borse europee sono in calo dopo l'avvio negativo di Wall Street, all'indomani del tonfo dei listini americani. Sotto i riflettori le mosse di Donald Trump sul fronte dei dazi ed in vista dell'incontro con i vertici delle aziende Usa. I mercati guardano anche all'Europa sul fronte della spesa per la difesa. Sul fronte valutario l'euro sale a 1,0925 sul dollaro. L'indice stoxx 600 cede lo 0,7%. (l'Adige)
Se ne è parlato anche su altri media
Chiusura negativa per l'indice principale della Borsa di Parigi, con un ribasso dello 0,90%. L'analisi di medio periodo conferma la tendenza positiva del CAC 40, mentre se si analizza il grafico a breve, viene evidenziato un indebolimento delle quotazioni al test della resistenza 8.147,6. (Teleborsa)
Si muovono senza direzione le principali borse europee, con i future Usa positivi in attesa di un incontro tra il presidente Donald Trump e i vertici delle aziende Usa. Milano (+0,1%) resiste dietro a Francoforte (+0,38%), mentre Parigi (-0,11%) galleggia a fatica e Madrid (-0,44%) e Londra (-0,3%) arretrano. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Andamento analogo per il Cac di Parigi e per l’Ftse100 di Londra mentre Francoforte cede oltre un punto percentuale. L’indice FtseMib ha aperto le contrattazioni con un +0,34% per poi cedere terreno. (La Provincia Pavese)

(Teleborsa) - Tutti negativi gli indici di Piazza Affari e degli altri principali listini europei, con il focus degli investitori che rimane sulle mosse del presidente statunitense Donald Trump. In un'intervista a Fox News di ieri, è emerso che una temporanea recessione dell'economia USA per effetto dei dazi non sarebbe esclusa. (Borsa Italiana)
Ci si aspettavano rialzi frazionali dopo le performance da dimenticare della chiusura degli indici statunitensi, e così è stato. Piazza Affari riparte con un FTSE MIB fiducioso, a 38.360,76 punti con un +0,35%. (Proiezioni di Borsa)
Avvio poco mosso per le borse europee, in un mercato sempre appesantito dalle tensioni commerciali e dai timori di recessione, dopo le frasi ambigue di Trump sulla possibilità di un “periodo di transizione” e il sell-off di ieri a Wall Street (Finanza.com)