Via il bando ai fucili d'assalto

RSI.ch Informazione ESTERI

Una decisione presa dal giudice Roger T. Benitez, in ossequio al secondo emendamento della Costituzione americana sulla libertà di portare armi, e criticata dal governatore della California Gavin Newsom alla luce della crescita del fenomeno delle sparatorie e dei massacri.

"Come il coltellino dell'esercito svizzero, il popolare fucile semiautomatico AR-15 può servire altrettanto bene a difendere il proprio domicilio e la propria patria", scrive il giudice Benitez in un passaggio delle 90 pagine di motivazione della sentenza. (RSI.ch Informazione)

Ne parlano anche altri giornali

Ma il giudice federale Roger T. Benites, ha deciso di annullare il divieto. È preferibile lasciarle nelle mani dei cittadini responsabili e rispettosi della legge”. (Il Quotidiano Italiano - Nazionale)

Come riportato dall’Ansa, nella sentenza il giudice ha paragonato questi fucili in stile kalashnikov a “un’arma di difesa utile per proteggere la propria abitazione e la propria patria“. La sentenza di un giudice sui fucili d’assalto sembra destinata a provocare diverse polemiche negli Stati Uniti. (News Mondo)

La motivazione del giudice. Il giudice si è però spinto oltre, motivando la sentenza in maniera a dir poco discutibile: “Qui non stiamo parlando di bazooka, cannoni o mitragliatori, ma di ordinari fucili moderni e popolari“. (L'Occhio)

Una decisione presa dal giudice Roger T. «Le armi e le munizioni nelle mani dei criminali, dei tiranni e dei terroristi sono pericolose. (Ticinonline)

Una decisione presa dal giudice Roger T. Benitez, in ossequio al secondo emendamento della Costituzione americana sulla libertà di portare armi, e criticata dal governatore della California Gavin Newsom alla luce della crescita del fenomeno delle sparatorie e dei massacri. (Bluewin)

“Le armi e le munizioni nelle mani dei criminali, dei tiranni e dei terroristi sono pericolose. La sentenza concede allo Stato della California 30 giorni per presentare ricorso: un’opportunità che Newsom ha già detto di non voler farsi sfuggire, in quanto a suo parere la sentenza, che annulla un divieto in vigore dal 1989, costituisce una “minaccia diretta alla pubblica sicurezza” (Icona News)