L'ASPETTO DANNOSO DI INSTAGRAM

Redazione Quotidiano Giovani SALUTE

Il nuovo approfondimento si concentra sui danni prodotti tra gli adolescenti dall’utilizzo della piattaforma Instagram.

Secondo le ricerche, commissionate dalla stessa società di Mark Zuckerberg, una ragazza su tre in possesso di un account Instagram sviluppa disturbi di percezione del proprio corpo.

Facebook è a conoscenza del fatto che Instagram sia pericoloso per la salute mentale delle ragazze adolescenti. (Redazione Quotidiano Giovani)

Ne parlano anche altri giornali

La ricerca di Facebook indica che gli effetti di Instagram non sono dannosi per tutti gli utenti. Quando Facebook pagò 1 miliardo di dollari per acquisirla, nel 2012, Instagram era una piccola startup di successo con 13 dipendenti. (ilMetropolitano.it)

Un problema gigantesco per un social network in cui si può creare un account ad appena 13 anni d’età. I risultati della ricerca interna infatti sono noti all’azienda già da almeno un anno, in cui non sono cambiate le policy. (RADIO DEEJAY)

In un’altra, invece, era scritto che “Gli adolescenti incolpano Instagram per l’aumento del tasso di ansia e depressione. Quanto è nocivo per gli adolescenti stare sui social e condividere la loro giornata quotidiana con degli sconosciuti, per una manciata di like? (Android Italy)

Secondo un rapporto del Wall Street Journal, Facebook ha scoperto che la sua app Instagram è dannosa e particolarmente tossica per gli adolescenti. “Gli aspetti di Instagram si aggravano a vicenda, fino a creare una tempesta perfetta”, ha detto la ricerca, secondo il Journal (Tech Princess)

E ancora, “gli adolescenti incolpano Instagram per l’aumento del tasso di ansia e depressione“, un dato che è stato riscontrato in altri gruppi di persone. Era doveroso per noi mettere tutti a conoscenza di questa ricerca, di questi dati e di quanto Instagram possa essere dannoso per alcune persone (Franz Russo)

LEGGI ANCHE. Instagram testa i link nelle Stories per tutti gli utenti. Anche Esther Burton, fondatrice di 515Grammi, spiega: «Utilizziamo Instagram e Facebook. (Vanity Fair Italia)