Cosa sappiamo finora sull'attacco in Congo in cui sono morti Luca Attanasio e Vittorio Iacovacci

Today.it INTERNO

Domani un gruppo di investigatori del Ros si recherà domani a Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo su delega della Procura romana, per prendere parte alle indagini sull’attacco, insieme con gli investigatori locali.

Secondo Amnesty International e le reti di informazione regionali integrate, le Fdlr sarebbero responsabili di saccheggi, stupri, omicidi, rapimenti e uso di bambini soldato e sarebbero i "principali responsabili dell'insicurezza e dell'instabilità" nell'est della Repubblica democratica del Congo secondo l'Onu. (Today.it)

La notizia riportata su altre testate

Attanasio non è però morto sul colpo, spiegano: “È morto per le ferite, un’ora più tardi, all’ospedale della Monusco di Goma”. “Allertate, le ecoguardie e le Fardc (le Forze armate congolesi, ndr) si sono messe alle calcagna del nemico. (Il Fatto Quotidiano)

(LaPresse) – Secondo quanto si apprende, è atterrato a Ciampino il volo di Stato predisposto per riportare in Italia le salme dell’ambasciatore in Congo, Luca Attanasio, e del carabiniere, Vittorio Iacovacci, uccisi durante un attacco ieri a Goma. (LaPresse)

Le Forze Democratiche della Liberazione del Ruanda (Fdlr), principali indiziati come responsabili dal governo del Congo, negano la responsabilità dell’attacco. Secondo la ricostruzione delle autorità congolesi, i rapitori avrebbero “sparato a bruciapelo alla guardia del corpo, morta sul posto, e all’ambasciatore ferendolo all’addome”. (Il Riformista)

Ad accogliere i feretri il premier Draghi, i ministri della Difesa Guerini e quello degli Esteri Di Maio L'arrivo poco prima delle 23:30. (LaPresse)

È un comunicato della presidenza congolese a sostenere che siano stati i rapitori a uccidere l'ambasciatore Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci, sparando loro a bruciapelo. L’ambasciatore senza scorta:. (Il Messaggero)

“Non abbiamo alcuna postazione nella zona” sottolinea il rappresentante dei ribelli, una formazione composta perlopiù da combattenti Hutu con basi nella provincia del Nord kivu, a ridosso del confine con il Ruanda Le Fdlr “smentiscono ogni coinvolgimento” nell’agguato nel quale è stato ucciso l’ambasciatore italiano: così oggi all’agenzia Dire un portavoce del gruppo ribelle, Cure Ngoma, che ipotizza invece responsabilità di militari regolari. (L'HuffPost)