Puglia, l’onda di Luigi Di Maio segna «forza otto»

La Gazzetta del Mezzogiorno INTERNO

Spiega Gian Mauro Dell’Olio, senatore barese del Movimento: «Non sono né contiano, né dimaiano, ma un pentastellato doc.

Ci vedremo in serata (dopo le 21 di ieri, ndr) con Giuseppe Conte per definire le nostre strategie».

In Puglia fa segnare forza otto.

Giuseppe e Luigi non andavano d’accordo, è notorio, ma una rottura senza nemmeno un dibattito, lascia sbigottiti

Il ministro degli Esteri, dopo la scissione dal M5S, riparte nella regione con ben otto (finora) adesioni di peso a «Insieme per il futuro». (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Ne parlano anche altri giornali

– Gli effetti della scissione di Luigi Di Maio dal M5S si fanno sentire anche in Abruzzo. Qualcuno si è perso per strada, tra gruppo misto e altri partiti, altri tre sono confluiti in Insieme per il Futuro, il nuovo gruppo creato da Luigi Di Maio, a seguito dell’ormai nota scissione. (Il Capoluogo)

Neanche Conte poteva, con una risoluzione parlamentare, sospendere unilateralmente l’aiuto militare all’Ucraina aggredita. Con l’aggravante che mai, durante queste settimane, si è avuta la sensazione di un vero, sincero, nobile dibattito di politica estera. (Corriere della Sera)

La scissione del Movimento potrebbe innescare altri movimenti e portare acqua al mulino del record dei record In ogni caso, contabilmente parlando, siamo ancora lontani dalla precedente legislatura che, dati Openpolis alla mano, si era chiusa con ben 569 cambi di casacca (contro i 394 contando il gruppo Di Maio). (Il Fatto Quotidiano)

"Non c’è fallimento nella vita se non quello del non tentare – scrive intanto Gallinella sulla sua pagina Facebook -. Poi bisognerà capire tra gli attivisti cosa accadrà, dato che per adesso prevale amrezza e un po’ di sconforto. (LA NAZIONE)

La preoccupazione i cui rivoli scorrono fin fuori dal Palazzo suona più o meno così: Luigi Di Maio ha lasciato indietro, e dunque nel Movimento 5 stelle, alcuni occhi e alcune orecchie che da dentro possano monitorare movimenti e strategie di chi lì è rimasto, per poterle utilizzare a proprio vantaggio A metà strada tra una spy story all’amatriciana e una barzelletta c’è la scissione del Movimento 5 stelle. (L'HuffPost)

Di Maio ha trascinato con sé un po’ di ceto politico, lo ha fatto abilmente perché ha usato il tema discriminante della politica estera e della lealtà atlantica, ma è tutto da dimostrare che i 60 e oltre parlamentari che lo hanno seguito abbiano un peso elettorale e non siano solo alla ricerca di un salvacondotto personale (la Repubblica)