Cecilia Sala libera dopo 20 giorni di detenzione in Iran

Cecilia Sala libera dopo 20 giorni di detenzione in Iran
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INTERNO

Cecilia Sala, giornalista italiana arrestata in Iran il 19 dicembre scorso, è stata liberata ieri, 8 gennaio, dopo venti giorni di detenzione nel carcere di Evin. La notizia della sua liberazione è stata accolta con grande sollievo e gioia da amici, familiari e colleghi, che hanno seguito con apprensione le vicende della sua prigionia. Durante il periodo di detenzione, Sala ha vissuto in condizioni estremamente difficili, in isolamento, con un faro puntato addosso e costretta a dormire per terra al freddo. La giornalista ha raccontato di aver trovato conforto leggendo gli ingredienti del pane per resistere alla dura realtà della prigione.

Sala, inviata a Teheran da Chora Media, ha condiviso la sua esperienza in una puntata del podcast "Stories", intitolata "I miei giorni a Evin, tra interrogatori e isolamento". In questa testimonianza, ha descritto gli interrogatori subiti e le difficoltà affrontate durante la detenzione. La sua liberazione è stata resa possibile grazie agli sforzi diplomatici e alla pressione internazionale esercitata sul governo iraniano.

Alessia Morani, in collegamento con David Parenzo a "L'Aria che tira" su La7, ha espresso la sua felicità per il ritorno di Sala, sottolineando l'importanza di continuare a sostenere i diritti umani e la libertà di stampa. Farian Sabahi, scrittrice italo-iraniana, ha ricordato le condizioni in cui le donne sono detenute nelle prigioni iraniane, evidenziando il sovraffollamento e la mancanza di diritti garantiti.

La vicenda di Cecilia Sala rappresenta solo un piccolo tassello in un mosaico complesso di violazioni dei diritti umani in Iran. La giornalista, nel suo primo post su X dopo la liberazione, ha scritto: "Ho la fotografia più bella della mia vita, il cuore pieno di gratitudine, in testa quelli che alzando lo sguardo non possono ancora vedere il cielo".