Conferenza su Libia a Berlino: attesi Haftar e Serraj, la Turchia spera nella presenza di Putin

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Ultimamente è in atto il lavoro sul cessate il fuoco promosso dai presidenti di Turchia e Russia, il quale il maresciallo Khalifa Haftar si rifiuta momentaneamente di firmare.

Il generale dell’Esercito Nazionale Libico (LNA) Khalifa Haftar sarebbe presente alla conferenza di Berlino sulla Libia, in programma per il prossimo 19 gennaio.

Lo scorso 12 dicembre il maresciallo Khalifa Haftar ha annunciato la tappa finale dell’offensiva dell’Esercito Nazionale Libico su Tripoli (Sputnik Italia)

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LA CONFERENZA DI BERLINO SULLA LIBIA È A RISCHIO. A questo punto la conferenza di Berlino sulla Libia, in programma per domenica 19 gennaio 2020, è a rischio. Dopo la fumata nera del 13 gennaio 2020, oggi il maresciallo Khalifa Haftar ha lasciato Mosca senza firmare l’accordo di cessate il fuoco con il governo di accordo nazionale guidato da Fayez al-Sarraj. (Lettera43)

Nel 2015 il generale Haftar, forte del sostegno politico e militare dell’Egitto, viene nominato ministro della Difesa e Capo di Stato Maggiore dal governo cirenaico di Tobruk. Benché legittimato dall’Onu, il governo non è riconosciuto in tutta la Libia, in particolare nella Cirenaica che risponde ad Haftar. (Sky Tg24 )

(Foto Fotogramma). Il generale Khalifa Haftar, comandante dell'Esercito nazionale libico, ha lasciato Mosca senza firmare l'accordo per il cessate il fuoco sottoscritto ieri dal governo di accordo nazionale di Tripoli (Adnkronos)

A Tripoli ha sede il governo di al Serraj e a Tobruk quello di Haftar. Il Parlamento turco aveva votato il 2 gennaio una legge per inviare truppe in Libia a sostegno del governo di Tripoli, ormai assediato da Haftar. (ilGiornale.it)

Nel lasciare Mosca, però, il maresciallo non avrebbe comunicato se e quando riprenderà i colloqui per la firma di una tregua. Khalifa Haftar ha lasciato la Russia senza firmare l'accordo di cessate il fuoco con il governo di accordo nazionale (GNA) guidato da Fayez al-Serraj. (Il Messaggero)

Alcuni sono già stati dispiegati in Libia, mentre altri sono ancora impegnati nell’addestramento in una struttura militare nel sud della Turchia. Arrivi che, sul fronte di Haftar, spingono il presidente del Parlamento di Tobruk, Aguila Saleh, a chiedere ai Paesi arabi di contrastare “l’invasione turca della Libia”. (Il Fatto Quotidiano)