Vola il costo del grano. Divella: "Per la pasta in arrivo rincari del 38%"

L'HuffPost ECONOMIA

Tra giugno e oggi, il prezzo del grano alla borsa di Foggia è cresciuto del 90%”, spiega Divella.

Divella spiega anche che a fronte di questi aumenti “la Gdo all’inizio ha fatto resistenza, poi ha compreso

“Un rincaro che non avremmo mai potuto ammortizzare da soli, basta pensare che per noi la semola rappresenta il 60% di tutto il costo di produzione della pasta.

“I primi 30 centesimi li abbiamo dovuti chiedere dopo l’estate, per far fronte all’aumento vertiginoso del costo della nostra principale materia prima, cioè il grano. (L'HuffPost)

Ne parlano anche altre fonti

Ma siamo noi i responsabili di questa spirale di rialzo dei prezzi (come negli anni '70 quando i salari rincorrevano il caro-petrolio) oppure siamo «innocenti»? Se, però, l'inflazione è il loro risultato finale, qualcosa è stato sbagliato in partenza (ilGiornale.it)

L’inizio del 2022 porta con sé un altro “fardello” per le famiglie, chiamate a fare i conti con l’aumento dei costi di alcuni prodotti agroalimentari, risultato di una tempesta perfetta fatta di rincari energetici e delle materie prime, dei costi lievitati di packaging e noli. (Il Piccolo)

Raddoppiano i costi delle semine per gli agricoltori che non hanno goduto di neppure un centesimo per gli aumenti stellari del grano. Il duro italiano – sottolinea Coldiretti – è pagato agli agricoltori nazionali meno di quello proveniente dall’estero che pesa per il 40% sulla produzione di pasta. (Casteddu Online)

Sulle pagine de Il Sole 24 ore l’allerta lanciata dall’ad di uno storico brand di pasta italiana, Vincenzo Divella, è spiegata in questi dati: se la grande distribuzione acquistava un chilo di pasta a 1,10 euro a settembre, ora lo compra a 1,40. (Money.it)

Allarme pasta e pane, raddoppiano i prezzi anche per i consumatori? Attualmente quello proveniente dall’estero è utilizzato per il 40% per la produzione della pasta, e questa percentuale potrebbe aumentare ulteriormente. (QuiFinanza)

Nello specifico, l’aumento generale dei prezzi del gas, elettricità, cellophane eccetera ha portato ad una difficoltà maggiore nella produzione della pasta. La crisi economica e l’aumento dei prezzi non ha lasciato scampo neanche ai generi alimentari, la prima fra tutte a subirne il rincaro sarà proprio la pasta. (Leggilo.org)