Il boss aspirante pentito: "Fatti inediti su via D'Amelio"

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Dunque, dice l’aspirante pentito, sarebbe potuto passare anch’egli con la macchina a Capaci nel momento in cui l’autostrada saltava in aria

Gaetano Fontana alza il tiro.

Sostiene di conoscere particolari “inediti” sulla strage di via D’Amelio.

Particolari che riguardano le modalità e la posizione degli esecutori materiali che fecero saltare in aria la Fiat 126 imbottita di tritolo e parcheggiata sotto l’abitazione della madre al magistrato in via D’Amelio, a Palermo (Live Sicilia)

Su altri giornali

Il Boss contro Falcone e Borsellino: “Cornuti”. “Noi non ci immischiamo con Falcone e Borsellino Cosa Nostra americana. I boss del mandamento di Ciaculli, finiti oggi in cella, avevano, inoltre, costanti rapporti con cosa nostra americana. (In Terris)

e Di Fede: "Me li ha portati". Quindi io ho questo. me li ha dati tutti per Natale, poi c'è quello delle bombole, poi c'è la polleria alla Sbannuta, l'assicurazione alla Roccella, poi. (PalermoToday)

“Sto male, da giorni ho la febbre, ho i linfonodi ingrossati, ma non ho ricevuto cure mediche adeguate. Qualche tempo addietro, Bono aveva contratto il Covid, ma poi era guarito. (Livesicilia.it)

Quest'ultimo, tornato in libertà nel maggio del 2019, per volontà del boss Calogero Lo Piccolo trovò al vertice del mandamento un nuovo capo, Francesco Palumeri. Proprio a quest'ultima operazione del gennaio scorso si ricollega il blitz odierno che ruota attorno alla figura di Giulio Caporrimo. (La Repubblica)

‘Non ti permettere – aggiungeva Di Fede tre anni fa – Io mai gliel’ho mandato mio figlio a queste cose’. Ancora, quando sentono nominare Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, si comportano come i vampiri sorpresi dalla luce del sole. (Livesicilia.it)

In particolare a tenere le redini era Giuseppe Greco, 63 anni, cugino di Leandro Greco il giovanissimo referente della commissione provinciale di cosa nostra, arrestato due anni fa. I rapporti coi boss d'America. (Giornale di Sicilia)