Editoria ancora in difficoltà. Cresce solo il digitale

L'HuffPost ECONOMIA

A fotografare il settore editoriale è l’annuale studio di R&S Mediobanca che non manca di focalizzarsi sull’andamento dell’Italia.

A livello mondiale nel 2018 i ricavi sono diminuiti del 3,4% a 111 miliardi (-13,2%) e l’unica voce in controtendenza è rappresentata dal digitale.

Per quanto rappresentino ancora una parte minima (il 3,7%) del giro d’affari dell’editoria, i ricavi da diffusione digitale hanno segnato i maggiori incrementi (+14,2% nel 2018 e +104,5% nel quinquennio) così come quelli da pubblicità digitale (+5,3% e +24,8%) contro i dati per la stampa cartacea: ricavi da diffusione (-2,5% e -7,4%) e da pubblicità (-8% e -28,9%). (L'HuffPost)

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È una delle evidenze emerse dai risultati 2019 dell’Osservatorio permanente “ANES Outlook” di ANES – Associazione Nazionale Editoria di Settore. Per il 57% degli editori i ricavi digitali pesano per oltre il 10% sul fatturato complessivo, ma solo il 38% reinveste nel digitale una quota coerente (rispetto al 2018, il 62% ha investito lo stesso budget). (Engage)

Ma entrando più nel dettaglio emerge come il presidio sui social degli editori sia consolidato, dato quasi per scontato, evidenziando come si sia verificata una concentrazione su pochi social network. Grazie ai dati ANES delineiamo come è indirizzato il business dell’editoria di settore: l'editoria b2b vista dal posizionamento ai ricavi. (Draft.it)

Migliorano i ricavi da diffusione digitale che sono più che raddoppiati in ultimi cinque anni. Sotto il profilo della redditività, i primi sette editori registrano un netto miglioramento del margine operativo netto (+5,7% del fatturato contro lo 0,3% del 2014). (Il Fatto Quotidiano)

Anche nel 2018 il giro d’affari mondiale è risultato in diminuzione, attestandosi a 111 miliardi di euro complessivi,-3,4% rispetto al 2017 e -13,2% sul 2014. A livello mondiale, invece, nel 2018 la diffusione su carta è rimasta stabile: -0,3% sul 2017 (dati WAN-IFRA). (Primaonline)