I tifosi dell'Inter abbandonano San Siro al gol di Raphinha, poi il rimpianto per Acerbi





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Redazione Sport
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Quella che sarebbe diventata una notte storica per l’Inter, con la qualificazione alla finale di Champions League dopo il 4-3 ai supplementari contro il Barcellona, ha avuto un episodio curioso e amaro per alcuni tifosi nerazzurri. Al minuto 88, quando Raphinha ha portato in vantaggio i blaugrana sul 3-2, un gruppo di sostenitori ha lasciato lo stadio convinto che la partita fosse ormai compromessa. Un gesto dettato dalla frustrazione, considerando che fino a quel momento i catalani avevano ribaltato il risultato dopo il vantaggio iniziale di Lautaro Martinez e il rigore trasformato da Calhanoglu.
Quel che non avevano calcolato, però, era la reazione della squadra di Simone Inzaghi. Mentre si dirigevano verso l’uscita, Francesco Acerbi ha trovato il gol del pareggio allo scadere, scatenando l’esultanza dei rimasti a San Siro. Alcuni di quelli che se n’erano andati hanno tentato di rientrare, ma gli steward, applicando rigidamente il regolamento, non gliel’hanno permesso. Una scelta corretta dal punto di vista normativo, ma che ha lasciato più di un tifoso con l’amaro in bocca per aver perso l’apice della rimonta.
Intanto, Milano si è trasformata in una festa nerazzurra. Piazza Duomo è stata invasa da centinaia di sostenitori, che hanno celebrato fino a notte fonda con fumogeni, bandiere e cori dedicati proprio ad Acerbi, autore del gol decisivo. Per le strade, clacson di auto e motorini hanno accompagnato i festeggiamenti, mentre già stamattina l’Inter Store di San Babila è stato preso d’assalto dai tifosi in cerca di memorabilia. C’è chi, tra i clienti, ammetteva di essere tornato per la seconda volta: «Oggi sono molto più felice», ha confessato uno di loro, sintetizzando l’euforia di una città che sogna già Istanbul