Il Mes è "un passo nella giusta direzione", ha detto Visco

AGI - Agenzia Italia INTERNO

Il giudizio è del governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, secondo cui la riforma va però affiancata dal completamento dell'Unione bancaria.

Obbligatorio, ha avvertito il numero uno di via Nazionale, "è non far risalire lo spread con mosse o dichiarazioni avventate".

I cambiamenti proposti, ha rilevato, "ribadiscono principi di buon senso che sono già presenti nel Trattato.

Omar Bai / NurPhoto. (AGI - Agenzia Italia)

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In ultima analisi, secondo Visco le modifiche fatte “ribadiscono principi di buon senso che sono già presenti nel Trattato. Leggi Anche Salva-Stati, passa la linea Conte-Gualtieri: “In Europa la riforma si discute insieme all’unione bancaria. (Il Fatto Quotidiano)

“Non vediamo ragione per cambiare testo” ha dichiarato Mario Centeno, presidente dell’Eurogruppo (l’assemblea dei ministri delle Finanze dell’Eurozona che ha messo a punto la riforma del Mes). I contrasti fra M5s e Pd sul Meccanismo europeo di stabilità (Mes, o Fondo Salva Stati), potrebbero inasprirsi ulteriormente, dato che sulla possibilità di riaprire i negoziati è arrivato un forte segnale di chiusura dall’Europa. (Wall Street Italia)

Sul fronte del sostegno ai paesi in crisi la riforma non cambia la sostanza del Trattato attualmente in vigore. “La riforma non prevede nè annuncia un meccanismo di ristrutturazione dei debiti sovrani”, ha detto Visco. (QuiFinanza)

Visco ha poi ricordato che «il Mes è stato istituito mediante un trattato intergovernativo, al di fuori cioè del quadro giuridico dell’Unione Europea. «La riforma non prevede né annuncia un meccanismo di ristrutturazione dei debiti sovrani come nel Trattato già oggi in vigore, non c’è scambio tra assistenza finanziaria e ristrutturazione del debito», ha aggiunto. (Corriere della Sera)

Serve una visione di fondo. E poi, bisogna essere presenti nei momenti topici e tenere la guardia alta nelle trattative, anche quelle di dettaglio. Bisogna ricordare ai colleghi delle istituzioni finanziarie internazionali, presso i quali l’idea di regole automatiche da applicare a chi ha debiti elevati tende immancabilmente a risorgere, che è sempre necessario evitare di correre il rischio di innescare la crisi che s’intende calmierare. (Il Sole 24 ORE)

“Viene confermata l’esclusione di qualsiasi automatismo nelle decisioni circa la sostenibilità dei debiti pubblici e di un eventuale meccanismo per la loro ristrutturazione” dice Visco. I presidi in termini di condizionalità ex ante e di monitoraggio ex post che accompagnano i finanziamenti dell’ESM erano e restano doverosamente rigorosi. (Finanzaonline.com)