Usa, attacco a Buttigieg: “Non siamo pronti per un presidente gay”. Trump: “Io lo voterei”

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L'ex vice presidente Joe Biden, rivale di Buttigieg nella sfida per nomination democratica, ha difeso il collega del partito.

«Io e Pete siamo competitor - ha detto Biden - ma è una persona d'onore, ha coraggio ed è incredibilmente intelligente».

Sindaco gay si candida alla Casa Bianca: l'abbraccio col compagno. Donald Trump getta acqua sul fuoco delle polemiche dopo che il conduttore radiofonico Rush Limbaugh, da lui premiato con la medaglia della libertà, ha messo in discussione l'eleggibilità del candidato presidenziale dem Pete Buttigieg in quanto gay. (La Stampa)

La notizia riportata su altri media

Negli Stati Uniti la maratona elettorale per la scelta dei candidati è iniziata con le primarie. Alla fine -a novembre- vincerà Trump, più per demerito degli altri che per merito proprio. (Gazzetta di Parma)

Come Presidente degli Stati Uniti, carica che ricopre dal 20 gennaio 2017, Donald Trump dovrebbe ricevere uno stipendio di 400mila dollari lordi all’anno come stabilito dal Congresso durante l’amministrazione Clinton. (Termometro Politico)

In difesa di Buttigieg anche Joe Biden, suo rivale democratico nella corsa alla Casa Bianca: “Avete appena sentito Rush Limbaugh, mio Dio, è parte della depravazione di questa amministrazione. Decorato dal presidente USA con la medaglia della libertà, Limbaugh è stato però criticato dallo stesso Donald Trump, proprio lui, che via SkyTg24 ha sentenziato: “Penso che ci sarebbe qualcuno che non lo vota, ma io non sarei tra loro”. (Gay.it)

“Non mi farò bullizzare o influenzare da nessuno”, ha detto Barr nell’intervista a Abc News, includendo nella lista “il Congresso, i giornali, gli editoriali, o il presidente. “Il presidente dovrebbe dare ascolto all’Attorney General”, ha detto McConnell intervistato dall’emittente Fox News, tradizionalmente schierata con il partito repubblicano. (L'HuffPost)

Le sue dichiarazioni sono arrivate non a caso dopo giorni di furore politico a Washington scatenati proprio dall’intrusione del procuratore Barr nel caso di Roger Stone. (Business Insider Italia)

Il tweet del presidente, dice, "mi impediscono di garantire ai tribunali e ai procuratori del mio ministero che stiamo facendo il nostro lavoro con rigore". Ma il ministro di Giustizia attacca molto esplicitamente chi lo ha nominato. (la Repubblica)