Jabil Marcianise licenzia tutti i 413 dipendenti: partita la procedura collettiva
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A cura di Giuseppe Cozzolino Sono partiti i licenziamenti collettivi per i 413 dipendenti dello stabilimento Jabil di Marcianise. Lo ha fatto sapere la stessa azienda, sottolineando che "ma cercato per anni una soluzione sostenibile per le sue attività in Italia", ma annunciando comunque di aver "lavorato a una soluzione per preservare lo stabilimento di Marcianise, garantendo la sua sostenibilità economica e proteggendo i posti di lavoro di tutti i dipendenti". (Fanpage.it)
Su altre fonti
A luglio scorso la multinazionale americana dell'elettronica aveva comunicato ufficialmente ai... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
I vertici dell’azienda se la prendono con lavoratori e sindacati che non hanno voluto accettare la soluzione prospettata: un accordo sostenuto dal governo (tramite Invitalia) per transitare in Tme Engineering. (il manifesto)
Segnali su cui ci sono stati molti tentativi di invertire la rotta che, però, non hanno dato l’esito sperato, al punto che la storia si chiuderà con la 223/91, la legge più invisa a sindacati e lavoratori, quella dei licenziamenti collettivi. (Il Sole 24 ORE)
I dirigenti della multinazionale statunitense dell'elettronica hanno annunciato con una nota l'avvio formale della procedura di licenziamento collettivo di tutti i dipendenti della sede nel Casertano, puntando il dito contro i sindacati. (QuiFinanza)
Con l'inizio formale della procedura di licenziamento collettivo per tutti i 413 dipendenti dello stabilimento di Marcianise (Caserta), la vertenza Jabil si avvia verso l'epilogo più duro. ntro marzo la multinazionale Usa dell'elettronica cesserà la sua attività in Italia, chiudendo lo stabilimento di Marcianise. (La Repubblica)
Dopo una vertenza lunga più di dieci anni, si conclude nel modo peggiore l’esperienza in Italia della multinazionale dell’elettronica Jabil. Dopo le chiusure di tutti gli stabilimenti nel Paese, ieri è partita la procedura formale di licenziamento collettivo per i 413 lavoratori ancora rimasti nell’impianto di Marcianise, in provincia di Caserta. (ilmessaggero.it)