Covid, l'allarme degli anestesisti: "Terapie intensive a rischio stress, il governo agisca subito"

Tiscali Notizie SALUTE

Consideriamo con grande attenzione un fatto preoccupante: con le terapie intensive intasate, l’anno prossimo potremmo essere costretti alla tragica conta di tanti decessi avvenuti tra pazienti non Covid.19 per ritardata o mancata assistenza" ha concluso Giarratano

Chiediamo al governo di mettere in atto già da subito le manovre necessarie per una maggior attenzione socio-sanitaria, senza attendere il colore giallo che significa già 15% di ricoveri in più e nuovi morti". (Tiscali Notizie)

La notizia riportata su altre testate

Lanciato da chi le dirige e ogni giorno lavora per salvare vite umane. Scatta l’allarme terapie intensive. (Quotidiano.net)

«In presenza di numeri sempre più alti di ricoveri - aggiunge ancora il presidente Siaarti Antonino Giarratano - noi dovremo riservare posti in terapia intensiva per i ricoverati Covid-19, riducendo quindi i posti letto disponibili per pazienti cronici riacutizzati, chirurgici anche oncologici, cardiopatici, politraumatizzati e tutti quelli con sindromi acute che compromettono funzioni vitali». (Verona Sera)

“Il raggiungimento dei 10mila nuovi casi di persone contagiate dal covid 19, con un +95% di ricoveri ed un +8% di presenze in terapie intensive sono segnali sempre più gravi e importanti che indicano ormai che siamo all’interno della quarta ondata”, è l’allarme lanciato da Antonino Giarratano, presidente Società Italiana di Anestesia analgesia rianimazione e terapia intensiva (Siaarti). (Mantovauno.it)

"Nel giro di un mese il sistema ospedaliero delle terapie intensive rischia pericolosamente l'intasamento" avverte "Siamo in piena quarta ondata, la preoccupazione è grande". (Adnkronos)

C'è grande preoccupazione: le terapie intensive rischiano l’intasamento entro un mese», continua Giarratano, sottolineando la necessità di accelerare molto sulle terze dosi e osservare la massima attenzione per le norme di prevenzione. (La Sicilia)

Consideriamo con grande attenzione un fatto preoccupante: con le terapie intensive intasate, l'anno prossimo potremmo essere costretti alla tragica conta di tanti decessi avvenuti tra pazienti non COVID. (Fanpage)