Covid, perché Omicron ora contagia anche i bambini, con la stessa velocità degli adulti

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Capacità che ora non è sufficiente a fermare l'ultima variante

Covid, perché Omicron ora contagia anche i bambini, con la stessa velocità degli adulti di Elena Dusi. Studio degli scienziati australiani su Plos: fino alla Delta il coronavirus nei più piccoli veniva bloccato nel naso, capace di reagire con una risposta immunitaria molto forte.

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E ha funzionato anche con Covid, fino alla variante Delta. (Adnkronos Salute) - Non è una leggenda che i bimbi sembrano resistere meglio agli attacchi dei virus respiratori. (Today.it)

Il naso dei bambini riesce a contrastare meglio Covid-19 rispetto a quello degli adulti, ma non se si tratta di Omicron. Naso dei bambini più corazzato. I ricercatori hanno scoperto che il Sars-CoV-2 ancestrale si replicava in modo meno efficiente ed era associato ad una risposta antivirale intensificata nelle cellule epiteliali nasali dei bambini. (la Repubblica)

L'OLFATTO - I problemi di olfatto possono prevedere «problemi di memoria per chi ha avuto il Covid», si legge in uno studio argentino I nasi dei bambini si difendono meno bene da Omicron: questa variante potrebbe essere più “efficiente” nell'infettare i bambini attraverso il naso rispetto alle versioni precedenti del Covid. (ilmattino.it)

Ma poi è arrivata Omicron, che avrebbe scalfito la capacità questa 'giovani nasi' di fare scudo. Risultato: il ceppo originario di Sars-CoV-2 si replicava in modo meno efficiente ed era associato a una risposta antivirale intensificata nelle cellule epiteliali nasali (IL GIORNO)

Il team inoltre sostiene che Omicron si è riprodotto «in modo più efficiente nelle cellule del rivestimento nasale dei bambini rispetto sia a Delta sia al virus originale». I nasi dei bambini si difendono meno bene da Omicron: questa variante potrebbe essere più “efficiente” nell'infettare i bambini attraverso il naso rispetto alle versioni precedenti del Covid. (ilmattino.it)

Il team di ricerca dell'Università del Queensland, in Australia, ha esposto a Sars-CoV-2 i campioni di cellule del rivestimento (epitelio) nasale di 23 bambini sani e 15 adulti sani. "È anche possibile che una maggiore esposizione a queste minacce durante l'infanzia "alleni" il rivestimento nasale nei bambini a creare una risposta pro-infiammatoria più forte. (Alto Adige)