In Barriera di Milano altri due uomini accoltellati. Il sindaco Lo Russo: «Dilagano lo spaccio e il consumo di droga»

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Corriere Torino INTERNO

Dopo l’omicidio di Mamoud Diane, il 19enne accoltellato a morte venerdì sera (2 maggio) in via Monte Rosa, il prefetto Donato Cafagna ha disposto un «giro di vite» contro i gruppi criminali che stanno terrorizzando Barriera di Milano e gli altri quartieri «critici» della zona Nord di Torino. Un centinaio di operatori delle forze dell’ordine, fra carabinieri, polizia e guardia di finanza, sono stati impegnati in perquisizioni, ispezioni e controlli approfonditi nelle aree più degradate della città. (Corriere Torino)

Ne parlano anche altri media

Barriera di Milano si unisce e si ferma: dopo l'omicidio di Mamoud Diane e i tre accoltellamenti, domani sera ci sarà una veglia di preghiera in piazza Foroni. (Torino Oggi)

Mercoledì sera, alle 20.45, in piazza Foroni, si terrà una veglia di preghiera per ricordare Mamoud Diane, il giovane di 19 anni ucciso a calci e pugni, e per riflettere sui recenti episodi di violenza che hanno coinvolto altre tre persone accoltellate. (Torino Cronaca)

Le immagini delle telecamere di videosorveglianza hanno consentito agli investigatori di identificare alcuni dei presunti partecipanti alla rissa della (RaiNews)

Nonostante il «giro di vite» voluto dal prefetto Donato Cafagna all’indomani dell’omicidio di Mamoud Diane, il 19enne ucciso nella notte tra il 2 e il 3 maggio in via Monte Rosa, a poche centinaia di metri di distanza altre due persone sono state ferite con fendenti alla mano e al collo nelle serate di sabato e domenica. (Corriere Torino)

E’ la tecnologia a stringere il cerchio sull’assassino di Barriera di Milano, l’uomo che venerdì notte in via Monterosa ha accoltellato alla schiena Mamoud Diane, 19 anni, di origini ivoriane. (la Repubblica)

Secondo le testimonianze, il giovane si trovava all’esterno di un bar, all’angolo tra via Monterosa e corso Novara, quando è stato aggredito da un gruppo di persone durante una maxi rissa in cui sarebbero coinvolti almeno venti ragazzi. (Quotidiano Piemontese)