p. Ermes Ronchi - Commento al Vangelo di domenica 12 Gennaio 2025
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E IL CIELO FIORI’ Il popolo era in attesa, sognava il messia liberatore, e si ritrova un uomo ai margini del deserto, prosciugato dal sole e dai digiuni, solo voce nel vento. Anche noi siamo in attesa, ma il nostro è un tempo in cui i sogni ci sono stati rubati. Giovanni invece li aveva riaccesi, e la gente sciamava da Gerusalemme al Giordano. Anche oggi non sono i profeti che mancano, ciò che manca è l’ascolto. (Cerco il Tuo volto)
Se ne è parlato anche su altri media
La rivalutazione della realtà sacramentale della chiesa, avvenuta con il concilio Vaticano II, ha conferito al battesimo uno spessore che andava a poco a poco svilendosi. Ed è senza dubbio un’acquisizione positiva, perché nessun rito e nessun ingresso in istituzioni religiose o forme di vita uguaglia quel primo momento, che segna colui che ne è protagonista in maniera inconfondibile. (Diocesi di Tivoli)
La fatica dell’attesa Sembra impossibile che qualcuno, che avevamo quasi ormai dimenticato, torni a casa, come nel quadro di Ilya Repin (1844-1930), intitolato L’inatteso. (Cerco il Tuo volto)
Il tempo del Natale si conclude con la festa del Battesimo di Gesù e la liturgia presenta un testo di Isaia caratterizzato dal tema della consolazione: «Consolate, consolate il mio popolo, parlate al cuore di Gerusalemme». (LaGuida.it)
Tempo medio di lettura: 2 minuti Il battesimo è la porta d’ingresso per tutti gli altri sacramenti, ed è la prima “porta santa”, per usare un segno del Giubileo, che dobbiamo attraversare, per riscoprire la grandezza del dono ricevuto. (Luino Notizie)
“Spreadthelight”, diffondi la luce, questo il nome dell’evento che invita i fedeli ad accendere una candela e fotografarsi, postandola sui social network: per aiutare a dare fiducia alle persone che vivono in condizioni di disagio, che siano materiali, morali o spirituali. (In Terris)
Ogni volta che la liturgia ci fa fare memoria del battesimo di Gesù la cosa che attira sempre la mia attenzione nel racconto del vangelo è l’acqua sporca del giordano, nell’acqua sporca non tanto dal fango del fiume Giordano quanto dai peccati di tutte le persone che andavano a farsi battezzare da Giovanni il Battista, ed è proprio in quell’acqua sporca che Gesù si cala si immerge, lui riceve questo battesimo ma non tanto per togliersi di dosso il peccato, perché Gesù non ha nessun peccato, ma per prendersi addosso tutto il peccato tutta quella sporcizia lavata in quel fiume Giordano. (Cerco il Tuo volto)