Dove mangiare bene? La Guida Michelin conferma le stelle brianzole

Una Stella Michelin a una cucina fortemente identitaria e personale, di grande impatto estetico e di ricerca costante del gusto in ogni piatto.

Milano scivola in quinta posizione con 16 ristoranti stellati

Non solo ma la guida conferma anche le "stelle" brianzole: quella di Pierino Penati da una parte e quella dello chef brianzolo Enrico Crippa.

Nel 2019 la proprio la Guida Michelin chiamata la “rossa” lo ha inoltre insignito del premio “Giovane chef dell’anno”. (Prima Merate)

Se ne è parlato anche su altre testate

Un’uscita di scena per la nostra regione, che però può contare ancora su diversi ristoranti eccellenti. A seguire poi ci sono i ristoranti che tengono ben luminosa la loro stella (Friuli Oggi)

Venezia ha anche due ristoranti che perdono la stella. VENEZIA. «Il Pagliaccio» a Roma festeggia la conferma delle due stelle con la cucina di Anthony Genovese e il premio speciale assegnato a Matteo Zappile per il servizio di sala (il mattino di Padova)

Con una brutta sorpresa: il ristorante La Taverna di Colloredo di Montalbano, dopo 24 anni, perde la sua stella. Le stelle in regione. Restano confermate, invece, le due stelle Michelin per Agli Amici di Godia e il ristorante Harry's Piccolo di Trieste. (Udine Today)

I rigorosi criteri di selezione, applicati in modo omogeneo in 30 Paesi, rendono la Guida Michelin un riferimento nel campo della ristorazione Comincia con una citazione di Dante l'assegnazione dei premi, come l’uscita dall’inferno e pronti ad entrare – almeno – nel purgatorio della «nuova normalità». (VicenzaToday)

La Campania si aggiudica invece il record annuale di novità, ben sette, issandosi al secondo posto con 48 ristoranti. Scende così di un gradino il Piemonte, con 1 novità e 45 ristoranti, segue la Toscana in quarta posizione e il Veneto che è la seconda regione più premiata nell'edizione 2022 grazie a cinque nuovi ristoranti stella presenti in guida. (Corriere dello Sport.it)

In particolare, Dattilo ha anche una "Stella Verde Michelin: Gastronomia e sostenibilità", l’unica nella regione. La Sila e suoi millenari boschi erano un posto ricco di legna, quindi di materia. (Il Lametino)