McDonald’s dice dasvidania, Geox resta ma ferma gli investimenti: tutte le incognite della grande fuga dalla Russia

Nordest Economia ECONOMIA

Presentato i conti del primo trimestre Intesa San Paolo ha rivisto l'outlook sull'anno in corso a causa dell'impatto dell'esposizione a Russia e Ucraina

La grande fuga non coinvolge chi, suo malgrado, ha deciso di mantenere su le saracinesche dei negozi.

Pochi i dettagli - se non che l'operazione costerà alla catena americana tra 1,2 e 1,4 miliardi di dollari di perdite.

Calzedonia, Unicredit, Renault, Eni e Ikea (Nordest Economia)

La notizia riportata su altri media

Giovedì 19 maggio 2022 - 15:44. L’accordo dovrebbe concludersi nelle prossime settimane.L’acquirente ha anche accettato di finanziare gli stipendi dei dipendenti aziendali che lavorano in 45 regioni del paese fino alla chiusura, oltre che coprire le passività esistenti nei confronti dei fornitori McDonald’s, all’inizio di questa settimana, ha dichiarato che sarebbe uscito dal mercato russo dopo oltre 30 anni di attività nel paese, poiché l’imprevedibilità degli sviluppi della guerra con l’Ucraina non consentiva la sostenibilità del business (Agenzia askanews)

Dopo l'annuncio da parte di McDonald's e Coca Cola Company di abbandonare il mercato russo, aziende locali hanno approfittato del "buco" per proporre le controparti cloni della catena di fast food e della nota bevanda gassata. (Cookist)

Questo significa che, di conseguenza, tutti gli 850 fast food presenti nel Paese verranno venduti. Il colosso del fast food ha fatto sapere che "non è più sostenibile, né è coerente con i valori di McDonald's", continuare a lavorare in Russia dopo la crisi umanitaria causata dalla guerra (Adnkronos)

I termini prevedono che i 62.000 dipendenti di McDonald's in Russia passino alla nuova società con la stessa retribuzione per almeno due anni. McDonald’s lascia la Russia ma i fast food non chiudono: come si chiameranno i ristoranti A distanza di trenta anni dal primo locale, McDonald’s dice addio alla Russia. (Fanpage.it)

Embargo sul petrolio russo, l’Ungheria si mette di traverso. Dopo gli Stati Uniti e l’Arabia Saudita, la Russia è sul terzo gradino del podio dei maggiori produttori globali di petrolio. I began my visit to Brussels to push for the sixth EU sanctions package on Russia which must include an oil embargo. (LifeGate)

Ora ritira il marchio e vende il resto, con la speranza di non lasciare a casa i suoi 62mila dipendenti. Tre anni dopo quando aprì il secondo seduto ai tavoli c'era pure il presidente Boris Eltsin. (ilGiornale.it)