Morto bodybuilder famoso, Valdir Segato si è iniettato olio nelle vene

Il Giornale d'Italia ESTERI

Oltre agli esercizi in palestra, che gli avevano permesso di raggiungere quella enorme esplosione muscolare, il brasiliano Valdir Segato ha iniziato ad assumere una miscela di olio, lidocaina e alcol benzilico.

È morto nel giorno del suo 55esimo compleanno il famoso bodybuilder Valdir Segato.

Morto bodybuilder Valdir Segato, si è iniettato olio nelle vene: video. Gli sforzi in palestra non gli sembravano sufficienti. (Il Giornale d'Italia)

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È morto a 55 anni Valdir Segato, il bodybuilder brasiliano noto nel mondo e sui social per la pratica di iniettare olio nei muscoli per gonfiarli fino a raggiungere dimensioni abnormi. (Nanopress)

Un vicino di casa ha raccontato al quotidiano brasiliano Globo gli ultimi momenti del bodybuilder: "Erano circa le 6 del mattino. Ha bussato più volte finché lei si è svegliata e le ha detto 'Aiutami, aiutami perché sono morendo" (Tiscali)

Muore il bodybuilder che si iniettava olio nei muscoli. Perché il bodybuilder, non pago degli esercizi in palestra, aveva iniziato da tempo a iniettarsi addirittura una mistura micidiale di olio, alcol benzilico e lidocaina nei muscoli, contro ovviamente il parere di qualunque medico e sanitario consultato. (Il Primato Nazionale)

Drammatico il racconto degli ultimi momenti: secondo quanto riportato dai media brasiliani, Valdir Segato sarabbe stato colpito da una crisi respiratoria e a nulla sarebbe valsa la richiesta d'aiuto a chi abitava nei pressi di casa sua. (Sportal)

Morto Valdir Segato, il bodybuilder “Hulk brasiliano”: si iniettava una sostanza gonfia-muscoli. Valdir Segato, bodybuilder brasiliano che aveva ottenuto un’incredibile popolarità sui social network, è morto nel giorno del suo 55esimo compleanno. (Notizie.it )

È accaduto al bodybuilder Valdir Segato, star di TikTok, syntoldipendente che, quasi senza accorgersene, è morto. Embolie, infezioni, ascessi, dolori sono facili complicazioni ma, a volte, possono intervenire inconvenienti ben più gravi fino, qualche volta, alla morte (La Gazzetta del Mezzogiorno)