Sbloccati i nuovi Lea: «La Puglia li attendeva»

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La Gazzetta del Mezzogiorno SALUTE

La partita è stata giocata in meno di ventiquattro ore. Prima il decreto con il quale - lunedì 30 dicembre - il Tar del Lazio aveva sospeso il Tariffario delle Prestazioni di Specialistica ambulatoriale e protesica. Poi l’istanza di revoca del decreto Tariffe, depositata dall’Avvocatura dello Stato, a distanza di ventiquattro ore, per conto del ministero della Salute. Sono salvi quindi i Livelli essenziali di assistenza (LEA), le prestazioni che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire gratuitamente a tutti i cittadini. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

La notizia riportata su altri giornali

Il nuovo tariffario è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il 27 dicembre 2024 e ha introdotto 1.113 nuove voci con codici e procedure complesse, ma il pasticcio nella partenza del nuovo corso è andata ad aggravare la già difficilissima situazione della Sanità. (QuiFinanza)

Tra i principali problemi si segnalano il mancato aggiornamento tempestivo dei sistemi informatici e l’assenza di un documento di transizione che indicasse chiaramente le corrispondenze tra i vecchi e i nuovi codici Snami, nuovo Nomenclatore: "botto di fine anno annunciato" (- DottNet)

PALERMO – Il nuovo nomenclatore tariffario, contenuto in un apposito decreto del ministero della Salute che identifica i corrispettivi a carico del servizio sanitario nazionale, sta provocando una vera propria bufera tra i privati convenzionati, che rischia di travolgere anche il pubblico, come sottolinea Elisa Interlandi, presidente nazionale di Anmed: “Gli importi stabiliti per le singole prestazioni specialistiche rischiano di fare fallire tutti”. (Livesicilia.it)

Stop del Tar Lazio al Decreto Tariffe. In un precedente articolo avevamo illustrato le modifiche derivanti dal nuovo decreto in materia di Lea, ossia i Livelli Essenziali di Assistenza. (Brocardi.it)

I nuovi Lea sono praticamente attivi dallo scorso 31 dicembre, ma le associazioni degli ambulatori e cliniche private accreditate denunciano una situazione di «caos» dovuta al poco tempo concesso per l’adeguamento dei sistemi informatici sanitari. (Gazzetta del Sud)

Vale per il pubblico, non esclude il privato accreditato, quel documento che, in attesa di rinnovo dal 1996, aggiorna oltre 4.000 voci. Sospeso, dal Tar, anzi no: è il tira e molla del decreto tariffe, con cui il ministero della Salute indica i rimborsi per medici e operatori sanitari che eseguono visite specialistiche, test diagnostici, o impiantano protesi. (corriereadriatico.it)