Legambiente: Cremona tre le 11 città oltre i limiti delle Pm10

Cremonaoggi INTERNO

Vicine alla soglia critica anche Asti (con 33 giorni di sforamenti), Lodi e Reggio Emilia (32), Bergamo e Caserta (31) e Parma (30).

È quanto emerge dal dossier di Legambiente «Mal’aria 2021 edizione speciale – I costi dell’immobilismo».

Sono già 11 le città che a inizio settembre hanno sforato, con almeno una centralina, il limite previsto per le polveri sottili, ossia la soglia dei 35 giorni nell’anno solare con una media di PM10 giornaliera superiore ai 50 microgrammi/metro cubo. (Cremonaoggi)

Se ne è parlato anche su altre testate

- In campo agricolo, l’associazione chiede il divieto di spandimento liquami in campo senza copertura immediata Per accelerare la transizione ecologica e avviare l’Italia “verso l’inquinamento zero”, per l’associazione sarà fondamentale realizzare insieme sia provvedimenti urgenti che riforme e opere strutturali. (Ottopagine)

Reggio Emilia. Villa Minozzo. smog. allerta. Arpae. allarme. inquinamento aria. sforamenti pm10 – A Reggio Emilia è allerta smog: il nostro territorio è vicino a superare la quota di sforamenti di polveri sottili consentiti in un anno e dopo cui scattano provvedimenti ristrettivi anti inquinamento. (Reggionline)

In campo agricolo, l’associazione chiede il divieto di spandimento liquami in campo senza copertura immediata. Le altre città fuorilegge sono Aversa(51);Acerra(49); Nocera Inferiore(45); Casoria(45); Portici(43); Avellino(39); Napoli(35). (ilmattino.it)

Vicine alla soglia critica anche Asti (con 33 giorni di sforamenti), Lodi e Reggio Emilia (32), Bergamo e Caserta (31) e Parma (30). "Città che inevitabilmente supereranno i limiti nel corso dell'autunno e dell'inverno prossimi", prevede l'associazione. (ParmaToday)

Sono già 11 le città italiane che a inizio settembre hanno sforato, con almeno una centralina, il limite previsto per le polveri sottili, ossia la soglia dei 35 giorni nell’anno solare con una media di PM10 giornaliera superiore ai 50 microgrammi al metro cubo. (Gazzetta di Parma)

Tra queste purtroppo spicca Avellino con già 39 sforamenti, risultando così il terzo capoluogo di provincia più inquinato d’Italia. Nella generalità, nell’ambiente urbano i due settori che incidono maggiormente sono la mobilità e il riscaldamento domestico, ma in alcune città l’inquinamento industriale o l’agricoltura hanno una notevole incidenza. (AvellinoToday)