«Migranti picchiati in mare dalla guardia costiera libica»: la video-denuncia di Sea Watch

ilmessaggero.it INTERNO

Persone in pericolo picchiate e costrette con la forza a tornare nell'inferno da cui fuggivano».

«Ecco come si svolge un'intercettazione della cosiddetta guardia costiera libica.

Persone in pericolo picchiate e costrette con la forza a tornare nell'inferno da cui fuggivano.

Ecco come si svolge un'intercettazione della cosiddetta guardia costiera libica.

Oggi l'equipaggio di #SeaWatch4 ne è stato testimone e ha documentato i fatti con queste immagini

(ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri media

Poco dopo gli uomini della Capitaneria di porto e della Guardia di finanza hanno intercettato un'imbarcazione con 85 migranti "Questa mattina (ieri, ndr), Sea Watch4 ha visto la cosiddetta Guardia costiera libica picchiare le persone su un gommone - scrive l'ong -. (Today.it)

Nella clip, denuncia l’organizzazione non governativa, “la cosiddetta guardia costiera libica” mentre “picchia le persone su un gommone”. Il video, scrive SeaWatch, è stato ripreso nella mattinata di venerdì. (Il Fatto Quotidiano)

A denunciarli, postando un video su Twitter, è la Sea Watch. Il video diffuso da Sea Watch: «Ecco come si svolge un'operazione di polizia in mare». Sea Watch, persone picchiate e costrette a tornare indietro: ecco il video che mostra le violenze della guardia costiera libica. (La Stampa)

Sul caso denunciato da Sea Watch è intervenuta anche l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), spiegando che “circa 340 rifugiati e migranti sono stati rimpatriati a Tripoli dalla Guardia costiera libica” Sono immagini eloquenti quelle pubblicate in un video dalla Ong tedesca Sea Watch, che ha documentato in un video un intervento nel Mediterraneo svoltosi sotto gli occhi dell’equipaggio della Sea Watch 4. (Il Riformista)

Il Comitato dei membri organizzatori, presieduto dal sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, ha, infatti, affidato ad Asset, agenzia della regione Puglia, tutta la parte esecutiva degli investimenti da realizzare entro il 2026, […] (Tarantini Time)

E arriva l’appello di Sos Mediterranee all’Europa: “Non può più rimanere inerte di fronte ai ricorrenti naufragi mentre accetta consapevolmente un sistema di abusi indicibili sostenendo i rimpatri forzati in Libia”, si legge in una nota L'appello della Ong vista la nuova emergenza. (LaPresse)