Delivery Rebibbia: trenta euro per far arrivare pizza e birra in cella, consegne di droga e cellulari. In 41 rischiano il processo

Delivery Rebibbia: trenta euro per far arrivare pizza e birra in cella, consegne di droga e cellulari. In 41 rischiano il processo
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Repubblica Roma INTERNO

Cellulari, droga, pizze e birre recapitati nel carcere di Rebibbia, a Roma. È quanto emerge dall'atto di conclusioni delle indagini che vede indagate 41 persone, tra cui appartenenti alle forze dell'ordine e un medico, e in cui si contestano anche i reati di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di droga e corruzione. Le indagini, coordinate dal pm della Dda Carlo Villani, sono state svolte dagli agenti della Penitenziaria e dai poliziotti del commissariato di Tivoli (Repubblica Roma)

La notizia riportata su altri media

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E' quanto emerge dall'atto di conclusioni delle indagini che vede indagate 41 persone, tra cui appartenenti alle forze dell'ordine e un medico, e in cui si contestano anche i reati di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di droga e droga. (Il Messaggero Veneto)

Pizzini, pizza e droga per poche decine di euro Cellulari, droga, pizze e birre fatti recapitare nel carcere romano di Rebibbia, a decine di detenuti con la complicità di alcuni agenti penitenziari. Sono in tutto 41 gli indagati a vario titolo nell'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia guidata dal pubblico ministero Carlo Villani. (Today.it)

Roma, droga e cellulari nel carcere di Rebibbia: 41 a rischio processo

Il quarantenne napoletano, arrestato nel luglio del 2020 dai carabinieri della Compagnia di Formia nell’ambito dell’inchiesta Touch&Go, era uno dei tre detenuti rinchiusi nel carcere romano di Rebibbia, che riceveva con i droni smartphone, telefonini, sim card, caricabatterie e hashish. (latinaoggi.eu)

Droga, cellulari, pizza e birre nel carcere di Rebibbia. Sono i beni introdotti illegalmente nel penitenziario di Roma e finiti nelle indagini del sostituto procuratore della DDA di Roma, Carlo Villani. (Latina Tu)

L'accusa è di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti all'interno del carcere romano (LAPRESSE)