Cascina Spiotta, dubbi sull’uso dei trojan
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Una valanga di eccezioni sull’udienza preliminare a carico di 5 ex Brigate Rosse (Renato Curcio, Pierluigi Zuffada, Lauro Azzolini e Mario Moretti) per la sparatoria di Cascina Spiotta, in provincia di Alessandria, dove nel 1975 persero la vita Mara Cagol e il carabiniere Giovanni D’Alfonso. Il punto cruciale del procedimento in corso a Torino è l’utilizzo del trojan grazie al quale la procura ha raccolto due intercettazioni che ritiene fondamentali. (il manifesto)
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(simona lorenzetti) È cominciata al palazzo di giustizia di Torino l’udienza preliminare a quattro ex esponenti delle Brigate Rosse per la sparatoria del 5 giugno 1975 alla cascina Spiotta, nell’Alessandrino, che costò la vita all’appuntato dei carabinieri Giovanni d’Alfonso. (Corriere TV)
PENNE Il ritorno alla cascina Spiotta quasi cinquant’anni dopo in un’aula giudiziaria è cominciato ieri e proseguirà il 16 ottobre a Torino, davanti alla giudice Ombretta Vanini. (ilmessaggero.it)
E' cominciata al palazzo di giustizia di Torino l'udienza preliminare del processo a quattro ex esponenti delle Brigate Rosse per la sparatoria del 5 giugno 1975 alla cascina Spiotta, nell'Alessandrino, che costò la vita all'appuntato dei carabinieri Giovanni d'Alfonso (La Stampa)
Imputati sono quattro ex brigatisti, tutti accusati di omicidio aggravato: Renato Curcio (il fondatore delle Brigate rosse), Lauro Azzolini, Mario Moretti e Pierluigi Zuffada. Un processo alle Brigate rosse dopo 50 anni dai tragici fatti di Cascina Spiotta, con la morte di Mara Cagol e dell'appuntato dei carabinieri Giovanni D'Alfonso (Torino Cronaca)
«Avevo dieci anni. Io, mia madre e le mie sorelle avevamo appena pranzato. (Torino Cronaca)
Una data importante, quella di cinquant’anni fa, che segnò il battesimo di fuoco delle Brigate Rosse: un conflitto tra i carabinieri e i brigatisti che avevano rapito l’imprenditore Vittorio Vallarino Gancia. (Corriere della Sera)