La strage di Utoya è stata l’avvio simbolico del suprematismo europeo

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Così anche in tribunale, mano tesa, riso spudorato e proclami minacciosi, questo gelido massacratore ha potuto autocelebrarsi come il sovrano dell’orrore.

Così può essere riutilizzato da quella “destra degli dei” che, tra Alain de Benoist e Renaud Camus, rilancia oggi la rivoluzione conservatrice

Anders Behring Breivik, l’assassino di Utøya, che per anni ha pianificato minuziosamente la strage, è stato riconosciuto «sano di mente e penalmente responsabile». (L'Espresso)

Ne parlano anche altre fonti

Qualche anno, però, fa ignoti vandali simpatizzanti di Breivik la imbrattarono spruzzandoci sopra una svastica con la vernice spray nera. A mezzogiorno le campane di tutte le chiese del Paese hanno risuonato oggi in ricordo delle vittime. (Vatican News)

Una ferita sempre aperta. A distanza di 10 anni, Utoya è una ferita ancora aperta, con una generazione di trentenni segnata dal trauma collettivo. La perdita dell'innocenza. Il 22 luglio 2011 è il giorno in cui la Norvegia ha perso la sua innocenza, ma non i principi su cui si fonda. (Sky Tg24 )

via Getty Images A woman and a man light candles in honor of the victims of the July 22 shooting spree at a Labour Party youth summer camp on the island of Utoeya, on July 24, 2011. In Norvegia la differenza, rispetto al passato, è che i sopravvissuti si stanno facendo sentire con più forza, dopo anni di relativo silenzio. (L'HuffPost)

Dopo essersi iscritto nel 2015 all’Università di Oslo per studiare Scienze politiche, ovviamente dalla cella, punta alla letteratura e al cinema. Che sia ancora socialmente pericoloso, anzi che lo sia forse ancora di più, è abbastanza probabile. (Corriere del Ticino)

Dopo un'ora e mezza, l’Unità anti-terrorismo fa irruzione sull'isola: Breivik si consegna senza opporre resistenza Al campus, organizzato dalla Lega dei giovani lavoratori del Partito laburista, partecipano ragazzi tra i 10 e i 20 anni: perdono la vita 69 giovani, altri 110 rimangono feriti. (Corriere TV)

Alle 19, le campane del municipio di Oslo suoneranno 77 volte, in rintocco per ogni vita spezzata durante l’attacco Ma anche nel 2033 - quando Breivik avrà 54 anni - non verrà rilasciato se le autorità lo riterranno ancora una minaccia per la società. (EuropaToday)