Scambio prigionieri tra Usa e Russia, dal giornalista al sicario: le vite dietro la trattativa divise tra tre continenti
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I nomi famosi si confondono con quelli meno noti. Ma dietro ognuno dei 26 prigionieri scambiati ieri nel viavai di aerei dei servizi segreti fra tre continenti c’è una storia particolare. Una delle più stravaganti è quella di Paul Whelan, il 54enne ex Marine rimasto dietro le sbarre in Russia solo perché non era un nome abbastanza pesante e a ogni scambio a lui veniva preferito qualcun altro, con un curriculum più pregiato. (ilmessaggero.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
Sullivan ha raccontato come Joe Biden abbia parlato più volte con il cancelliere della Germania. Anche la vice presidente Kamala Harris aveva incontrato Scholz, a margine della Conferenza per la sicurezza a Monaco, il 16 febbraio 2024. (Corriere della Sera)
Lo scambio ha richiesto "significative concessioni" dalla Germania, ha poi sottolineato il presidente Usa ringraziando in modo particolare il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Alla domanda su che cosa ha voluto Berlino per la sua cooperazione, il presidente ha risposto "niente". (La Gazzetta del Mezzogiorno)
I detenuti sono stati accolti da circa 40 guardie cerimoniali del Reggimento presidenziale. Vladimir Putin ha riservato un'accoglienza da eroi per i cittadini russi liberati nell'ambito dello scambio di detenuti perfezionato con Usa e Germania. (Adnkronos)
Un anziano dissidente arrestato tre mesi dopo aver ricevuto il Nobel per la pace a Oslo. Un diciottenne condannato per “alto tradimento” … (La Stampa)
Lo scambio è avvenuto ad Ankara include 26 persone, due delle quali minori. Insieme a lui è stato rilasciato anche l'ex marine statunitense Paul Whelan. (Today.it)
«Perché non lo ha fatto quando era presidente?», ha poi detto rispondendo a un giornalista che gli aveva chiesto cosa avrebbe detto all'ex presidente Donald Trump, il quale ha sostenuto che avrebbe potuto negoziare il rilascio dei prigionieri senza fare alcuna concessione. (Corriere del Ticino)