Detrazioni sanitarie in farmacia, le indicazioni di Federfarma. Resta caos sui farmaci veterinari

Farmacista33 INTERNO

Infatti, «il tenore letterale della norma, fa riferimento ai "medicinali", senza operare alcuna distinzione tra quelli per uso umano o veterinario».

Ma per Federfarma «gli oneri sostenuti per l'acquisto dei farmaci per uso veterinario, sia che vengano dispensati nelle farmacie sulla base di ricette predisposte dal veterinario, sia che vengano consegnati dal veterinario stesso "nell'ambito della propria attività e qualora l'intervento professionale lo richieda", possono legittimamente rientrare nella deroga prevista dal citato comma 680». (Farmacista33)

Ne parlano anche altre testate

La rivoluzione Cashless. Nella Legge di Bilancio 2020 il Governo ha deciso di abbassare a 2.000 euro la soglia per i pagamenti in contanti a partire dal 1° luglio 2020 (oggi il tetto per il pagamento in contanti è di 3 mila euro, come introdotto dalla legge di Stabilità 2016 sotto il governo Renzi). (Corriere della Sera)

Per tutte le altre spese mediche detraibili è invece necessario pagare con mezzi tracciabili (bancomat, carte di credito, carte prepagate, bonifici, assegni bancari e circolari o altri sistemi). Il contante può essere usato per i medicinali, i dispositivi medici e le prestazioni sanitarie rese da strutture pubbliche o private accreditare al Ssn. (PrimaPress)

Ricordiamo infine che le spese sanitarie possono essere portate in detrazione da tutti, a prescindere dal reddito. Per i medici è comunque previsto l’invio dei dati sulla prestazione effettuata e del relativo pagamento al Sistema Tessera Sanitaria. (PMI.it)

Tra l’altro, dal primo gennaiola comunicazione delle spese a Sts include anche l’indicazione dello strumento di pagamento (contati o mezzo tracciabile)» – Gli sconti fiscali per le spese sanitarie (visite specialistiche, l’acquisto di farmaci, il pagamento di esami e prestazioni in strutture accreditare con il Servizio sanitario nazionale) potrebbero essere a rischio se si usa il contante. (Firenze Post)

Dal primo gennaio 2020 i contribuenti devono stare attenti alle modalità di pagamento per le spese sanitarie. Che da inizio gennaio 2020 possono utilizzare il contante solamente per le spese relative a medicinali, prestazioni sanitarie in strutture pubbliche (o convenzionate) e dispositivi medici. (Fanpage.it)

Per le spese mediche il comma 680 stabilisce che non è possibile pagare in contanti solo le spese sostenute per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici, e le spese per prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale. (La Repubblica)