“Faccetta Nera” all’Adunata alpina, l’Ana si dissocia: “Noi distanti da ogni propaganda politica”

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Rischia di oscurare i tanti aspetti positivi di un'adunata che può essere considerata soltanto un successo l'episodio di venerdì sera, quando fuori da un locale di via Gramsci sono riecheggiate le note di «Faccetta nera», nota canzone del ventennio fascista, ripresa e cantata a gran voce da un gruppo tra cui ci sarebbero stati anche alpini.L'associazione nazionale delle penne nere ha preso le dis… (La Stampa)
Su altri giornali
L’Associazione Nazionale Alpini in merito alla diffusione di un video in cui echeggiano le note di “Faccetta nera”, precisa che le note in questione provenivano da un altoparlante di un locale privato e non dall’impianto di servizio dell’Adunata. (Adnkronos)
E' una pacifica invasione dalle mille note e dai mille colori quella che in queste ore si sta svolgendo a Biella per l'adunata nazionale degli alpini. Tra canti, balli e sfilate folcloristiche, non mancano iniziative benefiche come quella del gruppo di Asti. (La Stampa)
La Dirigente Scolastica dell’IIS “Tulliano” di Arpino, avv. Paola Materiale, riporta alcune considerazioni che invitano alla riflessione relativamente il messaggio del testo in latino sottoposto agli alunni partecipanti della 44esima edizione del Certamen Ciceronianum Arpinas. (Frosinone News)

Migliaia di persone hanno assistito nel primo pomeriggio al lancio degli alpini paracadutisti che hanno toccato terra sull’erba dello stadio La Marmora. «E’ stata una grande emozione, soprattutto per questo lancio in compagnia degli alpini – ha commentato -. (La Stampa)
«È un’emozione fortissima, ci ho sperato per anni ed eccoci qua: gli alpini, la mia seconda famiglia, nella mia città». Lui si guarda intorno commosso. (La Stampa)
È la segreteria biellese del Partito democratico a reagire per prima al video circolato sui social in cui si vede e si sente un gruppo di alpini, davanti a un locale di via Gramsci, intonare la canzone del ventennio “Faccetta nera” e inneggiare al fascismo. (La Stampa)