Giovanni Rana, l'esempio nei giorni del coronavirus: aumento e baby-sitter per tutti i dipendenti del pastificio

Liberoquotidiano.it ECONOMIA

23 marzo 2020 a. a. a. L'amministratore delegato del Pastificio Rana, Gian Luca Rana, figlio di Giovanni Rana, per l'impegno dei 700 dipendenti presenti nei cinque stabilimenti in Italia che stanno garantendo la continuità durante l'emergenza coronavirus, ha deciso di riconoscergli un piano straordinario di aumenti salariali per 2 milioni di euro.

Il piano, che decorre retroattivamente dal 9 marzo, coprirà anche il mese di aprile. (Liberoquotidiano.it)

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Il piano, che decorre retroattivamente dal 9 marzo, coprirà anche il mese di aprile. (Il Piccolo)

L'azienda Giovanni Rana riconosce un aumento di stipendio del 25% ai suoi 700 dipendenti, presenti nei cinque stabilimenti in Italia, che stanno garantendo la continuità negli approvvigionamenti alimentari durante l'emergenza coronavirus (Verona Sera)

Due nuovi studi: «Perdita olfatto tra sintomi, attacco al sistema nervoso». Il Gruppo Veronesi ha infine stanziato 2 milioni per le famiglie dei propri dipendenti. (Il Messaggero Salute)

Gian Luca Rana ha inoltre deciso "di stipulare una polizza assicurativa a favore di tutti i dipendenti del Pastificio Rana, compresi quelli in smart working, in caso di contagio da Covid-19, a integrazione del rafforzamento delle procedure di sicurezza e prevenzione già messe in atto dall'azienda per fronteggiare l'emergenza in corso", conclude la nota. (QUOTIDIANO.NET)

Giovanni Rana ha anche voluto dare il suo contributo per l’emergenza sanitaria. L’amministratore delegato Gian Luca Rana, figlio di Giovanni, ha varato un piano straordinario da 2 milioni di euro. (Millionaire il mensile di business più letto)

In un momento difficile come questo per via della pandemia di, i pastifici dello storico marchio Giovanni Rana aumentano lo stipendio ai dipendenti: l'amministratore delegato di, Gian Luca Rana, ha infatti varato un, come speciale riconoscimento dell'impegno dei 700 dipendenti presenti nei cinque stabilimenti in Italia che stanno garantendo la continuità negli approvvigionamenti alimentari. (Leggo.it)