Borsa: Europa ancora debole, Milano parte in salita (-0,5%) prima del voto

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Borsa: Europa ancora debole, Milano parte in salita (-0,5%) prima del voto Spread stabile a 220 punti base. Euro a 0,98 dollari (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 23 set - Avvio debole per le Borse europee che nelle prime battute si muovono tutte al di sotto della parita'. In rosso Milano, con il Ftse Mib che cede lo 0,5% seguito da Francoforte (-0,3%), Parigi (-0,2%), Amsterdam (-0,4%), con Londra piatta. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altre fonti

Viaggiano in cauto rialzo i listini europei a metà seduta (+0,43% Milano, +0,25% Francoforte, +0,51% Londra), ad eccezione di Parigi che scivola dello 0,20%, mentre politica monetaria e crisi energetica continuano a essere i due principali temi al centro dell'attenzione degli investitori. (Milano Finanza)

Euro / Dollaro USA Francoforte (Borsa Italiana)

Gli ultimi giorni di campagna elettorale pesano su Piazza Affari, mentre le Borse europee continuano a fare i conti con i timori per una recessione imminente e le strette monetarie delle Banche centrali, dalla Federal Reserve alla Bce, per cercare di frenare la corsa record dell’inflazione. (ZON)

La peggiore è Milano (-2,5%), preceduta da Madrid (-2,3%), Francoforte (-2,1%), Londra e Parigi (-1,9% entrambe). Pesano le Borse europee con i futures Usa in rosso per i timori sulla recessione alimentati dal calo oltre le stime degli indici Pmi nell'Ue. (La Sicilia)

L'importante è non esagerare, questo il messaggio che i mercati stanno lanciando al presidente della Fed, Jerome Powell, in vista dell'importante riunione del 21 settembre. Anche i futures di Wall Street scambiano in rosso (-0,55% quello sul Dow Jones e -0,70% quello sull'S&P500). (Milano Finanza)

La nuova stretta monetaria e ci conseguenti timori di una recessione continuano a pesare sugli umori dei mercati. Stessi timori si sono registrati in Asia, con Tokyo rimasta chiuso per fesitività dopo che ieri il governo è dovuto intervenire sul mercato dei cambi per difendere lo yen, in continua svalutazione nei confronti del dollaro. (la Repubblica)