Charlie Hebdo, dieci anni dopo il massacro. «La battaglia contro il totalitarismo islamico è tutt'altro che vinta»

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Corriere della Sera ESTERI

Le cerimonie di commemorazione per i dieci anni dell’attentato islamista contro Charlie Hebdo sono cominciate oggi alle 11 e 30, l’ora alla quale i due terroristi fecero irruzione nella redazione del giornale satirico e compirono il massacro. Il primo omaggio si è tenuto in rue Nicolas-Appert, nell’XI arrondissement, dove si trovava la sede di Charlie Hebdo nel 2015 (dopo l’attentato il giornale si è spostato in un altro luogo di Parigi, tenuto riservato). (Corriere della Sera)

Su altri media

Se leggiamo l’editoriale pubblicato dal settimanale satirico nel numero speciale uscito oggi in edicola, innanzitutto la solidità delle idee di chi lo faceva. Indistruttibili e universali, come titola il direttore Riss nel suo editoriale. (Radio Popolare)

La loro colpa? Lavorare a un giornale che da sempre faceva … (L'HuffPost)

Lo ha richiesto il “Comitato per la Liberazione dei Diritti dei Cittadini e la Restaurazione dei Doveri delle Istituzioni” che ha inviato una mail al Presidente della Provincia Luca Di Stefano, al Sindaco di Pignataro Interamna dott. (Frosinone News)

Dieci anni dopo l’attacco contro la redazione della rivista satirica Charlie Hebdo, la Francia si ritrova più esposta che mai alla minaccia del terrorismo di matrice jihadista. (L'HuffPost)

Decimo anniversario, quello dell'attacco a Charlie seguito poi da altri attentati di matrice islamica, che la Francia si appresta a commemorare nel segno della sobrieta', con il presidente Emmanuel Macron e la sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, attesi in rue Nicolas Appert, per omaggiare le vittime delle strage di Charlie ma anche quella tre giorni dopo all'Hypercacher. (Tiscali Notizie)

Dopo l’attacco, il dibattito su censura e libertà d’espressione è tornato in primo piano in tutto il mondo: “Ho percepito in modo drammatico la discrepanza che esisteva tra la Francia, con il suo dibattito sulla laicità, la libertà di espressione, il diritto alla blasfemia, e gli Stati Uniti insieme al resto del mondo, dove non si ragionava nello stesso modo. (RSI)