Scuola, Tar sospende l'ordinanza di Orlando: ''Spero ancora una volta nel senso di responsabilità di tutti''

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Scuola. Scuola, Tar sospende l'ordinanza di Orlando: ''Spero ancora una volta nel senso di responsabilità di tutti''. ''Stante la sospensiva, non posso che fare un forte appello ancora una volta al senso di responsabilità di tutti compresi gli organi competenti della sanità nazionale e regionale'', ha detto Leoluca Orlando.

Stante la sospensiva, non posso che fare un forte appello ancora una volta al senso di responsabilità di tutti e rivolgo nuovamente un richiamo alle responsabilità degli organi competenti della sanità nazionale e regionale. (Palermomania.it)

La notizia riportata su altri media

Il Presidente del Tar della Sicilia, Salvatore Veneziano, ha accolto l’istanza cautelare presentata contro le ordinanze firmate dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e dal sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, che dispongono la sospensione dal 13 al 16 gennaio delle attività didattiche in presenza. (Gazzetta del Sud - Edizione Sicilia)

Il tribunale amministrativo ha sospeso i provvedimenti presi dai sindaci Leoluca Orlando e Francesco Miccichè, che rinviavano a lunedì la ripresa delle attività didattiche in classe. Le ordinanze sul prolungamento della sospensione delle lezioni in presenza diramate dai Comuni della Sicilia continuano a cadere alla prova del Tar. (MeridioNews - Edizione Sicilia)

E’ caos nella scuola siciliana: tra ordinanze dei sindaci che dispongono il divieto di rientro tra i banchi, ricorsi e bocciature del Tribunale Amministrativo, la confusione è massima e si procede in ordine sparso. (Sicilianews24)

Il ricorso era stato presentato da alcuni genitori. Il presidente del Tar della Sicilia Salvatore Veneziano ha accolto l’istanza cautelare presentata contro le ordinanze firmate dai sindaci di Palermo e Agrigento, Leoluca Orlando e Francesco Miccichè che prevedevano la sospensione dal 13 al 16 gennaio delle attività didattiche in presenza. (Nebrodi News)

A Palermo e Agrigento si torna tra i banchi. Il motivo è legato alla normativa nazionale. (ragusah24.it)

Il tribunale amministrativo, inoltre, sottolinea che “nessuna altra misura cautelativa risulta adottata, al di fuori del campo delle attività scolastiche”. Le ordinanze, inoltre, non presentano “alcun altro concreto e specifico dato” a sostegno della tesi della chiusura ma si limitano a “manifestare un generico timore della possibilità di aggravamento della situazione epidemiologica. (Dire)