L’isola senza medici, 467 ambulatori vuoti: ecco dove

Articolo Precedente
Articolo Successivo
Sassari La sanità territoriale in Sardegna continua a perdere pezzi. A fine marzo 2025, un terzo delle sedi per la medicina generale è ancora vacante, con una copertura complessiva del 70% sull'intero territorio regionale. Un dato che si fa ancora più preoccupante in alcune zone come Nuoro, dove la percentuale di scopertura supera il 40%. Le carenze Il problema è noto, ma i numeri aggiornati lo rendono ineludibile. (La Nuova Sardegna)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Successivamente agli interventi confederali, il segretario generale UIL FPL Priamo Foddis, nel porre l’accento su alcuni passaggi dell’intervento dell’assessore Bartolazzi, evidenzia che “le necessità manifestate debbano passare attraverso un processo inversamente proporzionale, ossia, cominciare a risolvere i problemi dal basso, dalla medicina territoriale, primo vero ed insostituibile argine al sovraffollamento dei pronto soccorso che ad oggi a causa del sovraccarico di lavoro, limitano di fatto, la possibilità che le varie eccellenze territoriali menzionate dall’assessore, possano esprimersi al meglio delle loro potenzialità”. (Casteddu On line)
La misura-tampone, per ora fino al 31 dicembre 2026, contenuta nel dl Pubblica amministrazione convertito in legge nei giorni scorsi fa parecchio discutere in Sardegna, dove – al netto di alcuni “eroi” che per non abbandonare le loro comunità decidono di proseguire l’attività anche quando potrebbero serenamente ritirarsi – si registra una vera e propria emergenza, con 467 sedi vacanti (la copertura sul territorio regionale è del 70%, ma ci sono zone, come il Nuorese, dove scende al 60%), e una stima per i prossimi sei anni, salvo ripensamenti, di 719 dottori in uscita a fronte di circa 70 in entrata. (L'Unione Sarda.it)
Il consigliere regionale: "Voglio vederci in chiaro in questa triste e offensiva vicenda per i cittadini" Dopo aver presentato nei giorni scorsi un’interrogazione alla presidente della Regione Alessandra Todde e all’assessore alla Sanità Armando Bartolazzi, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Emanuele Cera torna sulle problematiche riscontrate nella scelta del medico nel Terralbese, presentando una richiesta di accesso agli atti ASL n. (LinkOristano)

La sanità territoriale in Sardegna è sempre più in affanno. La situazione è critica e, come riportato da La Nuova Sardegna, sono 467 le sedi vacanti messe a bando per l’anno in corso, a fronte di 858 medici attualmente in servizio e 76 incarichi provvisori. (Casteddu On line)
Per capire come si sia arrivati a ciò bisogna dare i numeri: sono circa cinquanta le sedi carenti ovvero quelle scoperte che non hanno medico di base in provincia di Oristano. Sono gli Ascot, ambulatori straordinari di continuità assistenziale. (La Nuova Sardegna)
Oristano Dopo il caos scatenatosi nel panorama sanitario dell'Oristanese a causa della nottata trascorsa in fila a Terralba da centinaia di utenti alla ricerca di un medico di base; e la polemica che ne è seguita tra il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Emanuele Cera e il Coordinamento regionale dei comitati per la difesa della salute, arrivano anche i chiarimenti della Asl 5 di Oristano. (La Nuova Sardegna)