Neonato salvato dalla cecità grazie ad un intervento in 3D
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Un neonato è stato salvato dalla cecità grazie al primo intervento al mondo di chirurgia in entrambi gli occhi, sulla parte anteriore e posteriore eseguito utilizzando una tecnologia 3D. Lo straordinario intervento si è tenuto all’Oculistica dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, diretta dal professor Michele Reibaldi, ed è stato eseguito con successo su un neonato di appena 40 giorni, affetto da cataratta congenita associata ad una rarissima e grave patologia della parte posteriore dell’occhio, causata da un incompleto sviluppo anatomico dell’occhio. (La Nuova Provincia - Asti)
La notizia riportata su altri giornali
Il piccolo era affetto da cataratta congenita associata a una rarissima e grave patologia della parte posteriore dell'occhio, causata da un incompleto sviluppo anatomico. L'operazione, a entrambi gli occhi, sulla parte anteriore e posteriore, è stata eseguita nel reparto di oculistica delle Molinette (Città della Salute di Torino). (ilgazzettino.it)
Un neonato di 40 giorni è stato salvato dalla cecità con un intervento di chirurgia in entrambi gli occhi utilizzando la tecnologia in 3D. Il piccolo paziente era affetto da cataratta congenita associata ad una rarissima e grave patologia della parte posteriore dell'occhio, causata da un incompleto sviluppo anatomico dell'occhio. (La Repubblica)
L’operazione, eseguita nel reparto di oculistica delle Molinette della Città della Salute di Torino, è il primo intervento al mondo che ha utilizzato questo tipo di chirurgia su un bimbo di pochi giorni. (Adnkronos)
Neonato salvato dalla cecità grazie al primo intervento al mondo di chirurgia in entrambi gli occhi sulla parte anteriore e posteriore su un bimbo di pochi giorni eseguito utilizzando una tecnologia 3D, all’Oculistica dell'ospedale Molinette di Torino (La Sesia | Cronaca)
L'operazione, in entrambi gli occhi, sulla parte anteriore e posteriore, è stata eseguita nel reparto di oculistica delle Molinette (Città della Salute di Torino). Il piccolo era affetto da cataratta congenita associata a una rarissima e grave patologia della parte posteriore dell'occhio, causata da un incompleto sviluppo anatomico. (Alto Adige)