La città proibita di Gabriele Mainetti dal 13 marzo al cinema, le interviste al cast. VIDEO

La città proibita di Gabriele Mainetti dal 13 marzo al cinema, le interviste al cast. VIDEO
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Kung fu e arte marziale, la Roma del quartiere Esquilino ma anche vendetta e amore. Arriva in sala il 13 marzo il nuovo film di Gabriele Mainetti che si intitola "La città proibita" con un cast italiano e internazionale Quello che succede nel film, che poi è ciò che succede nella realtà, è un "clash culturale" per usare le parole del regista Gabriele Mainetti. Ne “La città proibita”, siamo a Roma, nel quartiere Esquilino: Marcello è un cuoco che porta avanti tra mille difficoltà insieme alla madre, il ristorante di famiglia. (Sky Tg24 )

La notizia riportata su altri media

Lo spettacolo del 14 marzo alle 20.45, dunque, sarà impreziosito da questi due momenti che precederanno la visione del film di Gabriele Mainetti con Enrico Borello, Yaxi Liu, Marco Giallini, Sabrina Ferilli, Chunyu Shanshan. (varesenews.it)

Il cuoco Marcello e la mamma Lorena portano avanti il ristorante di famiglia tra i debiti del padre Alfredo, che li ha abbandonati per fuggire con un’altra donna. La Città Proibita, il nuovo film di Gabriele Mainetti (Lo Chiamavano Jeeg Robot e Freeks Out) con Yaxi Liu e Enrico Borello, Sabrina Ferilli e Marco Gialliani arriva al cinema, distribuito da Piper Film, dal 13 marzo. (ilmessaggero.it)

Yaxi Liu, 32 anni, fisico atletico e volto delicato, ha folgorato Gabriele Mainetti che l’ha incastonata nella sua Roma multietnica. La nuova stella del kung fu all’amatriciana arriva da un villaggio di minatori della provincia di Shandong. (la Repubblica)

Gabriele Mainetti: intervista per ‘La città proibita’

Corso Trimestrale di Montaggio in presenza, da 19 marzo Un gongfu movie a Piazza Vittorio capace di accendersi nelle scene di combattimento ma che frena quando si ostina a inseguire atmosfere mélo. Come mangiare un’amatriciana con le bacchette (Sentieri Selvaggi)

La tigre e il cuoco, Kung Fu all’amatriciana, Grosso guaio a Piazza Vittorio, Kill Bill all’Esquilino. La prima scena ci catapulta nella Cina rurale e ci ricorda la politica del figlio unico, per cui non era consentito avere due figlie femmine. (WIRED Italia)

Con una protagonista cinese che non parla una parola di italiano. Il nuovo ‘La città proibita’, le ispirazioni, le ambizioni, i classici, Roma, il genere, l’inclusivity (ma senza manuale). (Rolling Stone Italia)