Carige, via libera dall’Antitrust a Fitd: il fondo avrà almeno il 70% del capitale

Genova24.it ECONOMIA

Via libera dell’Antitrust all’operazione con la quale il Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd) ha sottoscritto “una parte delle azioni di Banca Carige oggetto di aumento di capitale”.

Lo riferisce l’Autorità nel Bollettino settimanale, spiegando che ha deciso di non avviare l’istruttoria visto che l’operazione “non determina la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante sul mercato interessato, tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza”. (Genova24.it)

Ne parlano anche altre fonti

Il titolo di Carige era sospeso dalle negoziazioni dal 2 gennaio 2019. La terza tranche dell’aumento di capitale – 85 milioni riservati agli azionisti – si è conclusa con il superamento del 10% del flottante, condizione richiesta da Borsa Italiana perché la banca ligure potesse tornare alle negoziazioni. (Bizjournal.it - Liguria)

Dopo l’aumento di capitale da 700 milioni di euro, oggi per Banca Carige si è concluso il periodo di offerta della terza tranche (da 85 milioni di euro, destinata agli attuali azionisti) iniziato il 4 dicembre 2019. (IVG.it)

Durante tale periodo sono pervenute richieste di sottoscrizione per circa 16,8 miliardi di nuove azioni ordinarie, pari al 19,7% circa della terza tranche dell’aumento, per un controvalore complessivo di circa 16,8 milioni di euro. (Liguria 24)

Intanto la Vigilanza della Bce "sta spingendo e accompagnando il cambiamento del modello di business di Deutsche Bank. Andrea Enria, presidente del Consiglio di Vigilanza della Bce, ha risposto a sorpresa a una domanda su una singola banca mentre non ha accolto una domanda su Banca Carige nel corso di un incontro con gli studenti della Facoltà di Economia dell'Università di Roma La Sapienza. (Primocanale)

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. (SoldiOnline.it)

Lo riferisce l’Autorità nel Bollettino settimanale, spiegando che ha deciso di non avviare l’istruttoria visto che l’operazione “non determina la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante sul mercato interessato, tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza”. (IVG.it)