Pompei delusa ma prosegue il suo cammino culturale

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Il sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio, non nasconde la delusione per la mancata designazione della città vesuviana come Capitale della Cultura 2027, un titolo che è andato invece a Pordenone. "Siamo delusi, ma ci consideriamo i vincitori morali", ha dichiarato Lo Sapio, sottolineando come il progetto culturale della città non si fermerà. "Pompei resta Pompei", ha aggiunto, ribadendo l’impegno a proseguire lungo un percorso che punta a trasformare il sito archeologico in un modello di riferimento per il Paese e per il mondo.

Nonostante il risultato, il sindaco ha voluto guardare avanti, ricordando che il Comune dispone già di un budget di oltre 4 milioni di euro, destinato alla gestione degli eventi del 2027 e alle attività preliminari che partiranno già da novembre 2024. "Ne vedremo comunque delle belle, al di là del risultato di oggi", ha affermato Lo Sapio, evidenziando come l’obiettivo sia quello di imporre un nuovo modello culturale, basato su memoria e creatività, che possa diventare un motore di sviluppo per l’intera nazione.

La scelta di Pordenone, annunciata dal ministro della Cultura Alessandro Giuli, è stata presa all’unanimità dalla giuria, che ha premiato il dossier presentato dalla città friulana. Il capoluogo del Friuli Occidentale riceverà un contributo di un milione di euro per realizzare il programma culturale presentato, un’iniziativa che rientra nel più ampio obiettivo del Ministero di valorizzare il patrimonio culturale italiano e favorire la crescita delle città attraverso la cultura.

Tuttavia, la decisione non è stata accolta senza polemiche. Clemente Mastella, sindaco di Benevento, ha espresso forti perplessità, sostenendo che la scelta di Pordenone sia stata dettata da esigenze politiche. "Con tutto il rispetto, siamo sbalorditi", ha dichiarato Mastella, aggiungendo che non parteciperà più a una competizione che sembra ormai influenzata da logiche di equilibrio territoriale e politico. "Si premia una città che va al voto quest’anno e il Nord-Est, dove Lega e Fratelli d’Italia fanno a gara per appuntarsi medaglie al petto", ha concluso, lasciando trapelare un malcontento diffuso tra i sindaci delle altre città candidate.

Tra queste, oltre a Pompei, figuravano Aliano, Alberobello, Brindisi, Gallipoli, La Spezia, Savona, Sant’Andrea di Conza e Reggio Calabria, ciascuna con un proprio progetto culturale. Pordenone, però, ha prevalso, diventando così il fulcro delle attenzioni del Ministero per il 2027.