L'uomo ucciso dall'assessore a Voghera era stato sottoposto a TSO

AGI - Agenzia Italia INTERNO

Il padre a Vercelli, la sorella, che ieri sera è arrivata a Voghera, in Francia, un altro fratello in Svizzera.

Il nuovo interrogatorio, dopo il primo subito dopo il fatto, dovrebbe essere fissato per venerdì 23 luglio

ouns El Boussetai, il 39enne marocchino ucciso con un colpo di pistola dall'Assessore alla Sicurezza Massimo Adriatici sarebbe stato sottoposto a un Tso (trattamento sanitario obbligatorio) tre settimane fa. (AGI - Agenzia Italia)

La notizia riportata su altre testate

Pensavano che fosse un senza tetto, senza famiglia e senza nessuno. Musta poteva essere un immigrato, solo, senza nessuno. (Il Riformista)

Gli è stato sparato al petto con intenzione di ucciderlo da un avvocato, ex poliziotto e assessore che gira con la pistola carica». È stato ammazzato innocentemente. (Corriere TV)

Lo ha urlato il cognato di Youns El Boussettaoui, il 39enne marocchino ucciso da un colpo di pistola esploso dall’arma che aveva con sé l’assessore alla Sicurezza Massimo Adriatici, davanti al bar di Voghera dove è avvenuta la tragedia. (Corriere TV)

A dirlo è Gabriele Pipicelli, il legale dell’assessore alla sicurezza di Voghera, Massimo Adriatici, durante una conferenza stampa a Pavia. Il legale ha poi ribadito che il suo assistito “non ha fatto nulla per innescare una lite” (LaPresse)

Due giorni dopo l'uccisione di Younes El Boussettaoui, sparato in piazza a Voghera dall'assessore leghista Massimo Adriatici, ha parlato Debora Piazza, avvocato da anni della vittima, che ora difende la famiglia del trentanovenne: «Aveva problemi mentali. (Il Messaggero)

El Boussetai aveva contatti frequenti coi suoi familiari, tutti cittadini italiani, che vivevano in altre città. “Youns El Bossettaoui andava curato, non ucciso, perché non faceva male a nessuno ed era malato” ha spiegato l’avvocato Debora Piazza che con il collega Marco Romagnoli difende i famigliari dell’immigrato ucciso in piazza a Voghera (L'HuffPost)