Generali, la bussola per orientarsi sulla battaglia finanziaria del decennio

La Repubblica ECONOMIA

E nello stesso tempo, la bella addormentata da scuotere, la compagnia assicurativa che ha sprecato troppe occasioni per dare la zampata al mercato europeo, prendendosi il posto che potrebbe avere (più importante di quello che ha), insomma, una macchina da guerra potenziale, che però non marcia a pieni giri

enerali è, da sempre, la società dei record, dei grandi numeri; perché no, anche delle eccellenze. (La Repubblica)

La notizia riportata su altri giornali

I destini di Generali, la società finanziaria più internazionale e più strategica che abbiamo in Italia, rischiano di essere decisi in una rissa da cortile, ancorché di alto livello. La questione è quindi elementare: chi ha investito una montagna di capitale proprio - Caltagirone e Del Vecchio - vuole avere voce in capitolo. (ilGiornale.it)

Gabriele Galateri di Genola, che di Generali è il presidente, ha respinto le accuse: «Esprimo vivo rammarico e sorpresa per la decisione assunta dal cav. (Avvenire)

Nessuno esclude che Bardin – l’ad di Delfin “occhi” e “orecchie” di Del Vecchio dentro le Generali – possa prossimamente seguire l’esempio di Caltagirone ed uscire dal cda Da una parte il consiglio di amministrazione che – col supporto di Mediobanca – vuole riproporre l’attuale ad, Philippe Donnet. (La Stampa)

Con le dimissioni dal consiglio, dai comitati e dalla vicepresidenza, dunque, Caltagirone intende risolvere una situazione di carico di «responsabilità senza informazioni». Il perché lo ha spiegato nelle tre pagine della lettera che ha inviato alla società alle ore 21 di giovedì 13 gennaio. (ilGiornale.it)

Generali, Gaetano Caltagirone esce dal Cda: una strategia per il futuro? Francesco Gaetano Caltagirone lascia la vice presidenza e il board del Gruppo Generali, la più grande società italiana di assicurazioni con un fatturato di oltre 92 miliardi di euro. (Virgilio Notizie)

Le dimissioni dal consiglio di amministrazione di Generali di Francesco Gaetano Caltagirone, che della compagnia è il secondo azionista con l’8,04%, fanno scivolare le azioni che ieri in Borsa hanno perso l’1,52% a 18,4 euro, o 29,1 miliardi di capitalizzazione. (La Repubblica)