Intesa Sanpaolo vola con 3,6 miliardi di utile, mentre gli altri giocano a risiko

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ECONOMIA

Redazione Economia Redazione Economia   -   Mentre UniCredit e Mediobanca si affannano in strategie di acquisizione e in giochi di potere che poco hanno a che fare con la solidità finanziaria e molto con le dinamiche politiche, Intesa Sanpaolo – guidata da Carlo Messina – ha chiuso il primo trimestre del 2025 con un utile netto da record: 3,6 miliardi, il 13,6% in più rispetto all’anno precedente. Un dato che non solo supera le attese degli analisti, ma conferma una tendenza ormai consolidata: chi evita il risiko delle grandi operazioni di fusione e acquisizione finisce per guadagnarci più di chi ci si butta a capofitto.

"Stiamo realizzando importanti sinergie senza bisogno di fare acquisizioni ed evitando i rischi collegati", ha dichiarato Messina, che non nasconde una certa soddisfazione per i risultati ottenuti. E i numeri, del resto, parlano chiaro: i ricavi del gruppo si attestano a 6,8 miliardi (+0,5%), trainati soprattutto dalle commissioni nette, cresciute del 7% (2,4 miliardi), mentre il margine d’interesse – inevitabilmente sotto pressione in un contesto di tassi ancora alti – segna un -8%, fermandosi a 3,6 miliardi.

Quello che colpisce, però, è la capacità di Intesa di mantenere un modello di business solido e resiliente, come sottolineato anche dagli analisti di Deutsche Bank, che ne lodano la diversificazione operativa e l’assenza di esposizione a rischi legati a fusioni azzardate. "Un approccio che la favorisce rispetto ai concorrenti", osservano, soprattutto in un mercato che potrebbe diventare sempre più concentrato.

Intanto, la banca punta forte anche sulla sostenibilità: oltre un miliardo è stato destinato a mutui green, confermando un impegno che va oltre la semplice redditività. E con una previsione di utile annuo che potrebbe superare i 9 miliardi, Intesa si prepara a distribuire agli azionisti circa 8,2 miliardi nel 2025, consolidando una delle politiche di remunerazione più generose del panorama bancario europeo.