Peste suina africana, a rischio l’export del prosciutto di Parma

Corriere della Sera INTERNO

Un export da 1,7 miliardi di euro. Attualmente, l’export di salumi e carni suine si attesta su 1,7 miliardi di euro (+12,2% Vs. 2020).

Per l’associazione i numeri parlano chiaro: 2 milioni di ungulati in circolazione, oltre 200 milioni di euro di danni all’agricoltura e 469 incidenti, anche mortali, in quattro anni

Le autorità competenti di Giappone e Taiwan hanno già disposto il blocco dell’import di carni suine italiane e si temono ulteriori manifestazioni di ostilità commerciale. (Corriere della Sera)

Su altre fonti

"I servizi regionali competenti - prosegue il documento - su richiesta degli interessati, possono autorizzare, su motivata e documentata richiesta, lo svolgimento delle attività vietate, sulla base della valutazione del rischio da parte del CEREP" La vigilanza sull'applicazione delle misure introdotte è assicurata dai servizi veterinari delle Aziende sanitarie locali territorialmente competenti in collaborazione con le forze dell'ordine. (Sky Tg24 )

Dall’ordinanza sono inoltre escluse “le attività connesse alla salute, alla cura degli animali detenuti e selvatici nonché alla salute e cura delle piante, comprese le attività selvicolturali”. (Bizjournal.it - Liguria)

Divieto di caccia, salvo quella selettiva al cinghiale, ma non solo: anche di pesca, raccolta funghi e tartufi, trekking, mountain bike e altre attività di interazione diretta o indiretta con i cinghiali infetti. (SanremoNews.it)

A rischio, stando alle stime di Cia-Agricoltori italiani, sarebbero 1,7 miliardi di euro di esportazioni riguardanti carni e salumi di suino Made in Italy, comparto che nel 2021 aveva fatto segnare un aumento del 12,2% rispetto all’anno precedente. (Armi e Tiro)

I servizi regionali competenti possono comunque autorizzare, su motivata e documentata richiesta, lo svolgimento delle attività vietate sulla base della valutazione del rischio da parte del CEREP (Centro di referenza nazionale per lo studio delle malattie da pestivirus e da asfivirus). (Cronache Ponentine)

E’ tuttavia ammessa la caccia di selezione al cinghiale come strumento per ridurre la popolazione in eccesso e rafforzare la rete di monitoraggio sulla presenza del virus qualora autorizzata dai servizi regionali competenti. (Blitz quotidiano)