Giorgetti all'Ecofin: proposta Italia su difesa ottimizza uso risorse

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L'Italia appoggia i pacchetti di semplificazioni normative denominati "Omnibus" della Commissione europea, ma nel suo intervento al consiglio Ecofin, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha chiesto interventi supplementari sul rinvio delle scadenze degli obblighi di rendicontazione di sostenibilità e di due diligence ambientale per le imprese.Ha sottolineato la necessità sostenere le imprese europee sulle esportazioni e a rilanciato la proposta, già presentata ieri in occasione dell'Eurogruppo, di creare un nuovo meccanismo europeo - battezzato European Security & Industrial Innovation Initiative" o "Eu-Sii" - per potenziare le capacità di intervento del già esistente meccanismo Invest EU sul settore della difesa. (Tiscali Notizie)
La notizia riportata su altri media
E’ l’impressione prevalente tra gli osservatori parlamentari dopo il question time a Montecitorio dove il titolare del Tesoro, Giancarlo Giorgetti, esponente di spicco della Lega, quando ha risposto a una domanda sul piano ReArm Europe. (Start Magazine)
Con Giuseppe Conte che raduna il M5s a Strasburgo per una protesta contro l'aumento della spesa militare e Fratelli d'Italia che propone di cambiare il nome al piano di Ursula von der Leyen. Nel frattempo, continua il dibattito politico sulla sicurezza del Continente. (il Giornale)
Approfittando del breakfast informale, il ministro ha condiviso con i suoi omologhi una lista di cose da fare e da non fare. Colazione salata per i ministri della Finanza dell’Unione Europea riuniti a Bruxelles per l’Ecofin. (Milano Finanza)

Così Matteo Salvini a commento di quanto emerso all’Ecofin."Investire in sistemi di protezione e sicurezza a livello nazionale è assolutamente utile, senza togliere fondi a sanità, scuola e famiglie, ed è fondamentale che l’Europa sia promotrice di pace, accompagnando le iniziative e le proposte di Trump, Zelensky e Putin. (LA STAMPA Finanza)
Lo abbiamo visto ieri al Consiglio Economia e Finanza (Ecofin) dove i ministri che si occupano della nascente economia di guerra hanno recepito con favore la proposta del governo Meloni: uno stanziamento di 16,7 miliardi presi dal fondo europeo InvestUe che dovrebbe generare un moltiplicatore fantasioso pari a 12 e arrivare a «tirare» fino a 200 miliardi di euro da spendere in carri armati ma anche per la «difesa» in senso largo: infrastrutture, polizie, tecnologie «dual-use» civili e militari sfigurando l’idea stessa di ricerca scientifica messa al servizio dei fabbricanti di cannoni. (il manifesto)
Fu il giorno in cui gli italiani capirono a pieno la parola spread, ossia il valore della differenza di rendimento tra i titoli di Stato nazionali con il Bund tedesco e fu la prima tessera del domino che di l&igr… Il 5 agosto è una data indelebile nei ricordi del centro-destra italiano. (L'HuffPost)