Dopo lo stop agli impianti JBS ha accettato di pagare un riscatto di 11 milioni di dollari

Ticinonline ECONOMIA

Il pagamento è stato effettuato dopo che la maggior parte degli impianti è ritornata in funzione, ha aggiunto Nogueira.

«È stato molto doloroso pagare dei criminali, ma abbiamo fatto la cosa giusta per i nostri clienti».

L'azienda ha immediatamente informato l'FBI e ha proceduto a mettere offline parte dei sistemi dell'azienda, per rallentare l'avanzata degli hacker.

Il riscatto è stato versato in Bitcoin e dovrebbe mettere al riparo JBS da ulteriori interruzioni dell'attività e da problemi nella catena di forniture. (Ticinonline)

Se ne è parlato anche su altre testate

Negli Stati Uniti l'intenzione è quella di prendere molto sul serio attacchi di questo tipo, equiparandoli a quelli di matrice terrorista: è la volontà manifestata dal Dipartimento della Giustizia a stelle e strisce Il colosso della carne ha JBS pagato la somma chiesta. (Punto Informatico)

Ammonta a 11 milioni di dollari il prezzo del riscatto (in bitcoin) che la filiale americana del colosso brasiliano Jbs, il maggior fornitore di carne al mondo, ha pagato ad una gang di hacker russi dopo aver subito un cyberattacco. (L'Unione Sarda.it)

un JBS è stato l’obiettivo di un attacco di hacker nelle sue unità negli Stati Uniti, Canada e Australia, che è stato temporaneamente chiuso. JBS ha dichiarato in una dichiarazione che la decisione di pagare il riscatto è stata presa dopo aver consultato esperti di sicurezza digitale. (Giornale Siracusa)

Jbs precisa che la maggior parte delle sue strutture erano operative nel momento in cui ha effettuato il pagamento. “È stata una decisione molto difficile da prendere per la nostra società e per me personalmente”, ha detto Andre Nogueira, ceo di Jbs Usa. (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)

In precedenza la società che gestisce Colonial Pipeline, il più grande oleodotto Usa, aveva pagato 4,4 milioni di dollari ad un'altra banda di pirati russi ma l'Fbi aveva recuperato oltre metà della somma - WASHINGTON, 10 GIU - La filiale americana del colosso brasiliano Jbs, il maggior fornitore di carne al mondo, ha pagato 11 milioni di dollari di riscatto (in bitcoin) ad una gang di hacker russi dopo aver subito un cyberattacco. (La Nuova Sardegna)

L’FBI ritiene che il gruppo di cyber criminali molto probabilmente ha operato da territorio russo, attribuendo l’attacco al gruppo REvil, una tra le tante bande del ransomware operative in rete. “Il pagamento del riscatto è avvenuto dopo che quasi tutti gli impianti erano stati riavviati”, ha affermato Nogueira. (Key4biz.it)