Disturbi alimentari secondo Comestai: il 35% dei casi riguarda persone over 25

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Forbes Italia INTERNO

I disturbi alimentari, definiti come l’epidemia sociale dei nostri tempi, riguardano 3.600.000 persone in Italia e oltre 20 milioni nel resto d’Europa. Di questi 3 milioni, 2 sono adolescenti eppure i disturbi alimentari possono riguardare anche gli adulti e i bambini. In Italia il fenomeno è ampio: il 35%dei casi registrati riguarda persone dai 25 anni in su. Questo dato è confermato da quanto riporta Comestai, neonata startup nata per migliorare l’accessibilità al trattamento dei disturbi alimentari, che nasce da un’idea di Aurora Caporossi, già founder di Animenta. (Forbes Italia)

La notizia riportata su altri giornali

Per la quattordicesima edizione del Fiocchetto Lilla, iniziativa nata per sensibilizzare l’opinione pubblica sui disturbi alimentari, la città di Legnano si tingerà di lilla il 15 marzo, in collaborazione con la Fondazione Life on Mind– un’organizzazione nata per sostenere chi affronta patologie legate alla salute mentale con un focus sui DCA- illuminando il Palazzo del Comune con l’intento di trasmettere un messaggio di solidarietà ma anche di consapevolezza e prevenzione. (LegnanoNews.com)

“Un argomento, quello dei disturbi alimentari, che vogliamo far conoscere perché sempre prima e sempre di più si tratta di una patologia che si riscontra nei giovani, sia femmine che maschi”, ha detto Francesca Giannetti, psichiatra responsabile dell’ambulatorio e responsabile SPDC di Casalmaggiore. (CremonaOggi)

Si conclude venerdì la “Settimana del fiocchetto Lilla”, contro i disturbi del comportamento alimentare (Dca). Meno obesi, anoressia da combattere, più consapevolezza. (La Repubblica)

Disturbi dell’alimentazione. Iss: aumenta il numero centri sul territorio

In occasione della “Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla”, l'associazione A-Fidati e Asl Cn1 organizzano attività, performance e una mostra per coinvolgere la cittadinanza. (TargatoCn.it)

Cancro dell’anima perché può portare alla morte e non ci sono protocolli di cura standard, ma si deve intervenire sui disagi interiori che ognuno di questi pazienti ha” - lo ha dichiarato Donatella Possemato, fondatrice dell'Osservatorio della Vita e della Natalità (ONV). (LA STAMPA Finanza)

Per quanto riguarda la distribuzione territoriale dei centri di cura registrati in piattaforma 79 sono al Nord, 34 al Centro Italia e 51 tra Sud e Isole. La maggior parte dei centri è strutturata per prendere in carico persone dai 13 ai 45 anni ma una quota del 51% afferma di poter prendere in carico anche ragazze e ragazzi nella fascia di età compresa tra 7 e 12 anni, il 21% bambini di 6 anni o meno e il 76% anche chi ha un’età superiore ai 45 anni. (Quotidiano Sanità)