Polmoniti sospette ad Alzano già a novembre, l’Ats: presto gli esiti di un'indagine statistico-epidemiologica

Corriere Bergamo - Corriere della Sera SALUTE

Gli indicatori oggetto di analisi statistico-epidemiologica sono: i ricoveri nelle strutture ospedaliere pubbliche e private accreditate, con particolare attenzione alle diagnosi compatibili con la presenza di una polmonite virale o da agente sconosciuto le richieste di prestazioni diagnostico-strumentali quali RX torace e TC torace il consumo dei farmaci antibiotici utilizzati nelle complicanze batteriche di polmoniti virali e, infine, gli accessi in pronto soccorso con diagnosi “Covid-like”». (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

Prima dei due pazienti scoperti ad Alzano, curiosamente, erano fioccati i ricoveri con diagnosi in codice 486: «polmonite, agente non specificato». I dati rivelano un incremento di polmoniti «sconosciute» fin dallo scorso novembre, culminando tra gennaio e febbraio prima di quella tragica domenica 23, giorno dell’individuazione del primo caso di coronavirus in provincia di Bergamo (Il Primato Nazionale)

I referti forniti dall’Ats alla procura di Bergamo rivelano che, tra novembre 2019 e gennaio 2020, ad Alzano erano state diagnosticate 110 polmoniti sospette: codice 486, «Polmonite, agente non specificato», si legge nei documenti. (Open)

Non è chiaro dalle relazioni se quei dati fossero stati comunicati in tempo reale all’Ats, e quindi alla Regione, già a partire da novembre. Queste polmoniti sono state 18 a novembre, 40 a dicembre e 52 a gennaio. (Corriere del Ticino)

Che ammette di essere al corrente della precoce presenza del virus, ma attacca i protocolli del governo. Centodieci tra novembre e il 23 febbraio, giorno in cui alle cartelle si è aggiunta la voce «polmonite da Sars - coronavirus associato». (Il Messaggero)

Se il Covid era già qui il Pirellone, sotto attacco del Pd, non ha colpe. La Procura di Bergamo punta il faro sui casi anomali registrati mesi prima dell'allarme nel fascicolo sulla mancata zona rossa di Alzano. (La Verità)

Stando all'inchiesta della Procura di Bergamo in Val Seriana, già a novembre 2019, erano state registrate almeno "110 polmoniti sospette". "Il coronavirus si è diffuso ancora". (Liberoquotidiano.it)