"Il reparto di Terapia intensiva neonatale dell'ospedale Civico esempio di eccellenza e umanità"

PalermoToday SALUTE

Ci sono stati sempre accanto e, con grandissima dedizione, si sono occupati dei nostri piccoli senza risparmiarsi di nulla.

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un papà e una mamma, i cui bimbi sono stati ricoverati all'ospedale Civico.

Ovviamente per entrambi i bimbi si è reso necessario l’immediato ricovero presso il reparto di terapia intensiva neonatale e l’indomani mattina Francesco è stato operato presso l’ospedale Di Cristina. (PalermoToday)

La notizia riportata su altri media

“Il Movimento 5 Stelle – prosegue , da sempre lotta contro lo smantellamento della sanità pubblica per favorire la sanità privata e riteniamo che questo declassamento sia un’ulteriore conferma di quella mala-politica che da sempre combattiamo”. (Cremonaoggi)

Gli stessi ci hanno assicurato di provvedere a sostenere le famiglie i cui bimbi sono stati e verranno trasferiti e che cercheranno nel giro di una ventina di giorni di ripristinare il servizio della terapia intensiva. (La Repubblica)

L’Ospedale Oglio Po e la chiusura dei reparti è stato solo l’antipasto, ora è il turno dell’Unità terapia intensiva neonatale, e da quello che si legge dalla stampa potrebbero esserci presto problemi con ostetricia e genetica. (Giornale di Cremona)

Adesso il nostro bimbo va all’asilo, siamo contenti, è un bravo bambino, allegro e vivace come tutti gli altri bimbi. La nostra esperienza con il reparto Utin è stata molto positiva, ringrazieremo sempre il personale che con amore e professionalità ci ha aiutato a superare quel brutto periodo. (Cremonaoggi)

Una situazione deflagrata in tutta la sua drammaticità e che pare non avere all’orizzonte risoluzioni in tempi ristretti. Giuliana Pia Scarano, Donato Summa Sandra Guglielmi segreteria Fp Cgil Potenza (Basilicata24)

Continuano le testimonianze di chi chiede a gran voce di salvare l’unità di Terapia Intensiva Neonatale di Cremona, per la quale la Regione Lombardia ha disposto il ridimensionamento. I nostri amori sono rimasti due mesi in terapia intensiva, due mesi nei quali potevamo vederli, ma non toccarli e stringerli tra le braccia. (Cremonaoggi)